Alice Nyakaza ha il giardino più bello del quartiere. Davanti alla sua casetta si estende un piccolo prato con dei fiori e un albero da frutta. La maggior parte delle altre case e baracche del quartiere di Orlando East a Soweto sono circondate da collinette polverose e mucchietti di spazzatura.
La donna è molto orgogliosa del suo spazio verde e racconta alla
CNN: “A volte i passanti notano il mio giardino, mi complimentano e mi chiedono se possono fotografarlo”.
Pian piano cresce il numero di persone che, come Alice, aggiungono della vegetazione intorno alla loro abitazione. La township di Soweto venne costruita negli anni Quaranta nel periodo dell’apartheid per ospitare temporaneamente le persone di colore che lavoravano per i bianchi a Johannesburg: nessuno pensò a creare un ambiente decente e abitabile.
Al contrario, le strade e gli spazi urbani della Jo’burg “bianca” vennero riempiti di alberi, creando quella che molti hanno definito la più vasta foresta creata dall’uomo nel mondo. Ad oggi, si stimano intorno a 6 milioni di alberi, che rendono la città fresca, piacevole e ombreggiata.
Sin dal 2006, sono aumentate le iniziative che mirano a estendere la foresta a Soweto e ad altre zone più degradate della periferia. Il
Soweto Greening Project ha già piantato 6.000 alberi e mira a creare un ambiente più verdeggiante con altre 200.000 unità.
Molti progetti cercano di coinvolgere i bambini per educarli sul rispetto dell’ambiente e insegnarli ad apprezzare e coltivare
piante e fiori. Presso l’
Orlando Children’s home – istituto per l’infanzia abbandonata – i bambini si divertono a piantare fiorellini colorati e promettono di proteggerli, cantando: "
I promise to take care of you and not to hurt you. You will always remain a friend to us. I will harm you not!"