Sono diversi i nomi dei papabili manager, tra cui l'ex ct azzurro Nick Mallett. Intanto la gestione del gruppo è stata affidata a Stuart Lancaster (nella foto) che, trovandosi con un incarico ad interim nei panni di traghettatore, ha fatto sapere che tutto sommato non ha intenzione di lasciare il comando della nave senza nemmeno provarci. Pure lui regolarmente inoltrerà la propria application.
"Mi piace lavorare con le squadre e provare ad aiutare i giocatori a migliorare e l'opportunità di farlo ad alti livelli è fantastica", ha dichiarato Lancaster. Il ruolo di allenatore dell'Inghilterra, parola di Stuart, "è un buon lavoro" che quindi ha svelato: "Non ho ancora presentato domanda, ma lo farò prima del 15". Manderà per quella data il suo curriculum, sperando di aggiungerci le due vittorie su Scozia (4 febbraio) e Azzurri alla sua prima volta da manager della nazionale maggiore, dopo l'esperienza con i Saxons.
La carta che proverà a giocare è quella del team coeso, solido al suo interno, fatto di gente intenzionata a giocare bene e a ben rappresentare il proprio paese: "Non è una semplice questione di Stuart Lancaster e della sua posizione individuale", ha sottolineato. E ha risposto a Clive Woodward che nelle settimane scorse lo aveva definito "fortunato" per l'assenza di rivali all'altezza in Premiership per sostituire nell'immediato Martin Johnson: "Ho allenato per 20 anni a tutti i livelli. Ho fatto i corsi di allenatore, ho prestato attenzione ai suggerimenti dei grandi coach. Ho lavorato con i miei giocatori. I migliori allenatori che ho visto operare in Premier o in qualsiasi altro sport sono quelli che ripongono fiducia nella propria filosofia e nei loro principi e sanno trasformarli nella squadra che hanno in mano. Se mi chiedete 'sei fiducioso?', la risposta è 'sì, lo sono'".
Chissà che sa anche Woodward ha spedito una copia del CV alla RFU...