Joel Garault ed il galà dei sommelier di Monaco

Da Vini&terroir

Il galà della sommellerie del Principato di Monaco si è svolto lo scorso 15 novembre all’Hotel Hermitage di Montecarlo. L’annuale appuntamento organizzato dai sommeliers monegaschi è giunto alla 19ma edizione. Si tratta di una cena di prestigio che si svolge ogni anno in un hotel di Montecarlo. Quest’anno  si è svolto in uno degli Hotel più affascinanti e ricchi di storia del Principato: l’Hotel Hermitage dove le cucine sono capitanate dal famoso Chef Joel Garault.

Da circa 10 anni dirige le cucine del prestigioso ristorante ” Vistamar”, appunto all’interno dell’Hotel Hermitage. La sua carriera inizia nel 1973 quando comincia a lavorare a fianco di Christian Willer ( altro nome importante della Cote d’Azur) all’Hotel Hermitage di La Baule, importante albergo di lusso nella Bretagna francese. Nel 1978 decide di seguire lo stesso Christian a Courchevel, famosa e chic località sciistica francese. Nel 1981 decide di fare il grande passo ed apre un ristorante,“Le Palais des Bénédictins ” nella cittadina di Limoges, famosa per le sue porcellane. Due anni dopo viene nominato Chef  al “Château des Bézards” di Nogent sur Vernisson. Nel 1985 torna a fare coppia con Christian Willer al famoso ristorante ” La Palme d’Or” all’interno dell’Hotel Martinez di Cannes; qui conquista la sua prima stella Michelin. Qualche anno a Cannes e poi, circa tre anni dopo, si sposta a Beaulieu sur Mer ( ridente cittadina a pochi km da Montecarlo) dove prende in cura le cucine della Reserve, altro hotel di lusso della Costa Azzurra. Da Beaulieu a Montecarlo il passo è breve e nel 1991 la Société des Bains de Mer ( società che gestisce quasi tutti gli alberghi del Principato) gli offre l’opportunità di guidare uno dei suoi ristoranti stellati : La Coupole dell’Hotel Mirabeau, dove Joel lavora duramente per sette anni . Nel 1998 la Sbm gli offre una nuova sfida: il ristorante Vistamar dell’Hotel Hermitage.

Per il 19 Gala Prestige della Sommeleri di Monaco è stato lo stesso Joel che si è occupato del menu. All’inizio della serata un aperitivo dove si è bevuto Champagne di diverse marche : Billecart Salmon Blanc de Blancs Sa, Deutz Rosè Sa, Bollinger Speciale Cuvée Sa e Ruinart Brut Millesimè 2004. Passati a tavolo abbiamo avuto una Caponata di verdure con cappe sante ed una schiuma di limone candito, accompagnato da un Esprit de Chevalier 2000 , Pessac Leognan Blanc, del Domaine de Chevalier. Il vino presentato da Jean Bernard ( dal 1983 proprietario del Domaine) non era niente di eccezzionale anzi era già completamente ossidato e l’accordo con il piatto non legava.

Secondo atto: rombo con chorizo, crema di porcini alla salsa di zafferano con un Chassagne Montrachet 1er cru blanc 2008, del Domaine Demessey presentato da Marc Dumont, proprietario dello stesso. Vino ottimo, bella freschezza, elegante, discreto, ancora giovane ma nel contesto buono; l’abbinamento, ancora, non mi ha entusiasmato: secondo il mio punto di vista doveva essere abbinato al primo piatto dove si sarebbe sposato a meraviglia con i profumi agrumati del piatto.

Terzo atto: stracotto di vitello al tartufo ( ovviamente nero) con animelle impanate e polpa di carciofo con pera. Domaine de Chevalier rosso 1990. Piatto da criticare pienamente e vino che è ottimo. 1990 è stata un’annata abbastanza buona ed ora è arrivata al suo apogeo, anzi direi che è già in fase calante. Comunque è sempre un piacere bere dei Pessac Leognan di quasi vent’anni.

Il dessert era ottimo: delle baguettine di cioccolato bianco al caramello con mele fondenti. Il vino da abbinamento è stato uno splendido Sautenes 2000: Chateau Guiraud appena comprato dalla famiglia Bernard, ed in procinto, come lo stesso Domaine Chevalier, di fare il salto biodinamico.


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