Fuga rocambolesca e rendez vous finale tra Garber e Ryder sul Manhattan Bridge.
Se devo essere sincero da questo Pelham 1-2-3 : ostaggi in metropolitana mi aspettavo peggio,molto peggio e l'inizio con il montaggio iperaccelerato a prova di antiemetico già mi faceva presagire chissà quali sventure(cinematografiche).
E invece, pur rimanendo nel campo della mediocrità da blockbuster vitaminizzato, qualcosa di salvabile c'è.
Anche se è un remake di un bel film film di Sargent del 1974 intitolato Il colpodellametropolitana ,(il titolo originale è lo stesso,è quello italiano che by CouponDropDown"> by CouponDropDown"> by CouponDropDown"> by CouponDropDown"> by CouponDropDown"> by CouponDropDown"> by CouponDropDown"> by CouponDropDown" href="http://www.filmtv.it/film/40063/pelham-1-2-3-ostaggi-in-metropolitana/opinioni/496121/" in_rurl="http://i.trkjmp.com/click?v=SVQ6MzM1NDY6Mjg6Y2VyY2E6ZWJjMWFmZWU2ZTgzMTBmMzJlMzVlZDRlOWZjMjg5NTQ6ei0xMTIyLTEwMDA5MTp3d3cuZmlsbXR2Lml0OjMzMzMzOmNjMzljMjE5ODE2NDcyYjk0YTIxZDQyMjJlNzYwY2M5" id="_GPLITA_0">cerca di sviare l'attenzione gettando una cortina fumogena in faccia allo spettatore) in realtà ci sono parecchie cose che non coincidono nei due film e questo lo si deve soprattutto allo script di Helgeland che, non potendo competere con l'ironia sardonica dell'originale, cerca di differenziare i personaggi dei due protagonisti da quelli del film di Sargent, creando un duello dialettico in crescendo tra due personalità diametralmente opposte.
Così abbiamo un cattivo che addirittura dopo aver appena ammazzato un ostaggio si autodefinisce cattolico integralista e un buono la cui integrità è macchiata da una presunta mazzetta intascata.
La regia di Scott soprattutto nella seconda parte riesce a ricreare l'atmosfera claustrofobica del primo film ma mentre Travolta carica il suo personaggio a pallettoni sempre in bilico tra eccesso calcolato e ridicolo involontario restando comunque impresso pur se Scott e Helgeland omettono di caratterizzarlo psicologicamente (perchè è così?ci è o ci fa?),è la prova di un Denzel Washington bolso e stanco (oltre che inopinatamente panzuto) che fa rimpiangere l'ironia pungente del modello Matthau.
C'è da rimarcare anche la sostanziale difformità dei due finali: secondo me è molto migliore quello del film di Sargent, mentre Scott sembra quasi che non possa fare a meno fisicamente di un inseguimento adrenalinico e una resa dei conti aromatizzata al piombo in piena luce del sole.
Tony Scott rimane sempre il fratello minore (in tutti i sensi) di Ridley però bisogna riconoscere che questo film ,pur sostanzialmente mediocre, è uno dei migliori dei suoi ultimi anni.
E fa ritornare la voglia di rivedersi l'originale.
( VOTO : 5,5 / 10 )
Questo post fa parte di una serie di recensioni di illustri colleghi bloggers intesa come piccolo regalo di compleanno per il 5..ehsimo compleanno di John Travolta. Naturalmente lui non lo saprà mai e noi testimonieremo ancora una volta
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