La figura di John William Polidori è conosciuta, paradossalmente, soprattutto per il suo racconto The Vampire, per lungo tempo attribuito a Byron. Poco si conosce della sua vita, se non che fu segretario e medico personale dello stesso Byron e che morì suicida nel 1821.
Nel 1815 fu pubblicata ad Edimburgo la sua “Disputatio medica inauguralis, quaedam de morbo, Oneirodynia Dicto, complectens“, e l’anno successivo diede alle stampe un saggio dal titolo “Essay on punishment of death“.
Nello stesso periodo compose l’opera che gli avrebbe dato la notorietà, “The Vampire“, che vide la luce, però, soltanto nel 1819: è questa l’unica ad essere stata tradotta in Italia; se ne ebbero addirittura due edizioni nello stesso anno: John Polidori, Il Vampiro, Pordenone, Edizioni Studio Tesi, 1984, ed un’altra a cura delle Edizioni Theoria, Roma-Napoli.
Nel 1818 Polidori pubblicò un altro saggio, dal titolo An essay upon the source of positive pleasure, censurato per immoralità.
Il periodo più prolifico della sua attività letteraria fu quello precedente il suo suicidio. Infatti nel 1819 venne dato alle stampe, e destinato a passare per lo più inosservato, Ernestus Berchtold, or the Modern Oedipus, il lavoro più ambizioso di Polidori: un lunghissimo racconto estremamente complicato, mai più ristampato dopo la sua prima pubblicazione.
La trama ruota intorno ad una nascita misteriosa, il cui enigma verrà risolto tragicamente, come si evince dal sottotitolo, The Modern Oedipus (che ricorda il sottotitolo dell’opera di Mary Shelley, Frankenstein, The Modern Prometheus).
Nello stesso anno in cui Nodier allestiva un dramma dal titolo Le vampire, tratto dalla sua opera, Polidori si suicidò con il veleno. La pubblicazione postuma del Journal of a Journey Through Flanders, etc. from April 24.1816, to December 28.1816 fu dovuta a William Michael Rossetti con il titolo The Diary of Polidori (1911).
Polidori ebbe una frenetica attività letteraria, se si considera la sua morte prematura. Alle opere sopra citate vanno aggiunte tutte quelle che oggi sono andate perdute. Infatti va datato intorno al 1811 un frammento in prosa dal titolo Boadicea. Nel 1815 circa compose invece il dramma Caietan, cui seguirono altri due, The Kings of Athens e Count Orlando, entrambi del 1817.
Written by Alberto Rossignoli
Fonte
J. W. Polidori, “Il vampiro”, Tascabili Economici Newton, Roma 1993