Quentin Turnbull non è uomo da mandare giù un rospo cosi grande. Decide di vendicare la morte del figlio sterminando la famiglia di Hex, legarlo ad una croce di legno per farglieli vedere morire bruciare e gli sfregia la faccia con un marchio per vacche con le sue iniziali QT.
Quando viene liberato, in fin di vita, e curato dagli indiani, Hex acquisisce il potere di parlare con i morti con il semplice tocco delle mani ed inizia ad inseguire Quentin Turnbull per tutto il Texas, fino a riuscire ad ucciderlo.
Anni dopo Hex è diventato un temuto cacciatore di taglie e scopre che Turnbull ha solo inscenato la sua morte per poter meglio agire nell'ombra. da presidente Grant in persona gli viene affiadata la missione di fermare quello che ormai è un pericoloso criminale, prima che costruisca un'arma straordinaria in grado di spazzare via intere città.
Una boiata! Riportare sullo schermo il cinema western in questi anni è un grande rischio. Riportarlo in questo modo è un fallimento totale. Il personaggio è tratto da vecchi fumetti della DC e l'inizio del film sfrutta questa origine per introdurre una sequenza animata, male, per correre sui binari della storia e sbrigare un pezzo di trama che comporterebbe un eccessivo allungamento della pellicola. Dal fumetto prende anche la caratteristica del "girare pagina" al cambio di sequenza: un nero da sbattito di ciglia ci introduce ad ogni nuovo spezzone narrativo.
I momenti più attesi dovrebbero essere quelli delle uccisioni dei cattivi, ma ogni morte, volutamente o no non sono in grado di dirlo, è comica. Scelta veramente poco azzeccata.
Forse tutto ciò che abbiamo visto fino ad adesso deriva direttamente dal fumetto come il cane ed il cavallo (che ricordano i compagni di avventura di Lucky Luke) ed i poteri (simili a quelli del John Smith di Stephen King ne "La zona morta"), ma sono tutte caratteristiche che sullo schermo non si fanno apprezzare.
La regia palesemente didascalica, l'interpretazione del protagonista Josh Brolin limitata dal trucco-sfregio su metà viso e la presenza di un fisico ben fatto come quello di Megan Fox, non aiutano certo gli 80 minuti della pellicola a scorrere fluidi. Sembra che duri quasi il doppio e che alla fine di esso rimanga solo il giorno del giudizio Maya per espiare la colpa di averlo visto.
Ulteriore difetto e poi la smetto, la scelta della fotografia. Se decidi di ambientare la maggior parte delle tue sequenze di notte trovati un direttore della fotografia degno di questo nome. Per metà film non si capisce nulla di quello che sta succedendo sullo schermo, a meno di non voler sparare al massimo la luminosità in quei momenti e poi flipparla verso il basso nelle scene ambientate di giorno.
L'ho già detto che è una boiata? Se si lo sottolineo. Se avete tempo da perdere, ma non ditemi che non vi avevo avvisato.
Titolo originale Jonah Hex
Lingua originale Inglese
Paese Stati Uniti
Anno 2010
Durata 81 min
Genere azione, western,
Regia Jimmy Hayward
Soggetto John Albano, Tony Dezuniga
Sceneggiatura Mark Neveldine, Brian Taylor
Produttore Akiva Goldsman, Andrew Lazar
Produttore esecutivo Matt LeBlanc
Casa di produzione Legendary Pictures, DC Comics, Mad Chance, Weed Road Pictures
Distribuzione (Italia) Warner Bros.
Fotografia Mitchell Amundsen
Montaggio Kent Beyda
Musiche John Powell, Mastodon, Marco Beltrami
Scenografia Tom Meyer
Interpreti e personaggi
Josh Brolin: Jonah Hex
Megan Fox: Leila
John Malkovich: Quentin Turnbull
Michael Fassbender: Burke
Will Arnett: Tenente Grass
Julia Jones: Cassie
Michael Shannon: Doc Cross Williams
Aidan Quinn: Presidente Grant
Doppiatori italiani
Roberto Draghetti: Jonah Hex
Federica De Bortoli: Leila
Luca Biagini: Quentin Turnbull
Christian Iansante: Burke
Fabrizio Temperini: Presidente Grant