Si attendono moltissimi cambiamenti dal futuro del sistema operativo mobile di Apple, soprattutto dal punto di vista dell’interfaccia grafica. Ma come interverrà Ive rispetto al suo predecessore?
Fino a oggi, iOS è sempre stato fortemente improntato allo skeumorfismo, ovvero alla traduzione in grafica di elementi e funzioni che ricordano oggetti davvero esistenti. Una tipica applicazione skeumorfica di iOS 6 è il Calendario: gli inserti in pelle, le pieghe e gli strappi sulla carta rimandano all’utente l’impressione di scrivere su un taccuino reale. Ma il ricorso abbondante allo skeumorfismo potrebbe oggi risultare obsoleto e, considerato come Ive non lo gradisca particolarmente, potrebbe completamente scomparire da quell’iOS 7 che ci si attende per l’estate.
Per capire come Ive potrebbe rivoluzionare l’aspetto grafico di iOS 7, si può prendere iTunes 11 come termine di paragone. Rispetto alle versioni antecedenti del software, iTunes si libera di tutti quegli orpelli non necessari, tra icone, pulsanti e contatori in stile display a cristalli liquidi.iTunes 11 è un semplice software dallo sfondo bianco e grigio, che si colora a seconda delle finestrelle contestuali in uso o alla tonalità della copertina dell’album in riproduzione. Gli stessi dischi sono presentati come semplici immagini quadrate, con l’addio definitivo alla loro visualizzazione in 3D su CoverFlow. La logica di iOS 7 potrebbe essere proprio questa: tagliare, eliminare il superfluo, ridurre all’osso, puntare sulle funzionalità pur garantendo l’appagamento della vista. E in questo Ive è certamente maestro.