Da oggi 22 gennaio e per tre giorni gli occhi del mondo intero sono puntati sulla piccola cittadina di Jönköping. La cittá del fiammifero ha infatti l´onore di ospitare i prestigiosi mondiali di pallamano 2011, ospitati dalla Svezia. Le nazioni che parteciperanno alla competizione sono prestigiose: Argentina, Danimarca, Spagna, Germania, Islanda, Francia, Brasile, Australia e tante altre. Una competizione coi fiocchi dove le grandi squadre del Norden assumono il ruolo di favorite. La Svezia, visto che è pure paese ospitante, ha l´obbligo di vincere e di portare a casa l´ambito trofeo, che ricompenserebbe la nazione di tutti i sacrifici fatti per l´organizzazione.
Due parole di spiegazioni per chi ancora non si é avventurato in questo mondo.
La pallamano si gioca in sette contro sette e prevede due tempi da trenta minuti ciascuno. L´obiettivo principale, indovinate un po´, fare piú goal della squadra avversaria. Il pallone si gioca con le mani e non si possono fare piú di tre passi con la palla in mano. Poi ci sono una quantitá di altre regole che renderebbero il post piú noioso del gioco stesso.
La pallamano nasce in Germania nel 1915. Mentre i suoi compatrioti si sparavano il fango, la merda e la sofferenza della trincea a Verdun, sulla Marna e sul fronte orientale, il geniale Max Heiser, insegnante di educazione fisica, si inventó le regole di questo nuovo gioco dandogli l´improbabile nome di “tornball” (palla in porta). Solo nel ´36 la palla in porta, divenuta nel frattempo palla a mano, diventa disciplina olimpica nella tristemente famosa olimpiade di Berlino e nel 1938 si disputano i primi mondiali.
La pallamano puó essere consigliata a tutti coloro i quali considerano il gioco del calcio noioso perché “ci sono troppo pochi goals”. In questi giorni mi è capitato di vedere qualche partita e ho davvero provato tanta pena per i portieri di questo sport. Il loro apporto è quasi nullo e il loro ruolo è senza speranza. Nell´arco di sessanta minuti prendono una media di 30 goals, si trovano a dover ricevere fucilate dall´inizio alla fine e nell´arco della partita toccano 4 o 5 palle( a parte le palle che devono raccogliere in fondo al sacco). Una specie da proteggere. Se mai avró un figlio fin dalla nascita gli sconsiglieró il mestiere di portiere di pallamano! Prima di partire per la Svezia giocavo in una squadra che anche nel nome non incuoteva tanto timore, ma mai cosí poco quanto ne incuoteva sul campo. Il suo nome era Manchester Trenno. Identificandomi col portiere di pallamano ho riprovato quel senso tra la frustrazione e l´impotenza che provavo a quei tempi!
La Svezia ha iniziato in maniera modesta addirittura perdendo con l´Argentina (che a livello di pallamano è come una sconfitta contro la Corea per l´Italia), ma nonostante questo il morale é ancora alto in virtú del passaggio del turno. La Svezia, insieme alle migliori otto squadre del mondo, potrá approfittare delle bellezze della gloriosa Jönköping.