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Jordi Savall al Festival delle Nazioni (Città di Castello, 28 agosto)

Creato il 26 agosto 2014 da Giovanni Pirri @gioeco

Spirito dArmenia_Foto PouyfourcatFDN_logo_orizzontale_K(@festivalnazioni)
CONCERTI ED EVENTI COLLATERALI DEL 28 AGOSTO.

Jordi Savall e il suo ensemble Hespérion XXI saranno i protagonisti della seconda giornata del Festival delle Nazioni. Giovedì 28 agosto alle ore 21, nella Chiesa di San Domenico, l’artista spagnolo presenta il suo personale omaggio alla “terra delle pietre urlanti” dal titolo Spirito d’Armenia, un progetto che lo vedrà accanto, oltre che agli strumentisti dell’ensemble da lui fondato, anche ad alcuni musicisti armeni, grandi interpreti del repertorio tradizionale su strumenti antichi. Si tratta di Aram Movsisyan al canto, Georgi Minassyan e Haïg Sarikouyoumdjian al duduk e Gaguik Mouradian al kamancha.

Il programma spazierà dall’antico al contemporaneo, presentando accanto a musiche popolari tradizionali risalenti fino al Medioevo, musicisti del Settecento come Sayat Nova, autori dell’Ottocento come Gabriel Yeranian o Tigran Tchukhadjian e musicisti del Novecento come Gusan Ashot.

Jordi SAVALL_FOTO David Ignaszewski
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Jordi Savall è una figura eccezionale nel panorama musicale attuale. Per oltre trent’anni si è dedicato alla scoperta di tesori musicali abbandonati: trent’anni di ricerca e studio, sia come violista, che come direttore. Oltre che ai popoli del Mediterraneo, Savall ha rivolto la sua attenzione anche alle tradizioni musicali del vicino Oriente, come quella armena: un patrimonio di cui restano poche testimonianze scritte.
Grazie a questo concerto potremo riascoltare il suono del kamancha, uno degli antenati del violino; e soprattutto quello del duduk, una sorta di oboe ad ancia doppia: il più antico strumento armeno sopravvissuto, divenuto simbolo dell’identità nazionale. Savall ha inciso le musiche di Esprit d’Armenie nel 2012, in un cd pubblicato da Alia Vox vincitore del prestigioso premio Echo Klassik 2013, uno dei più ambiti riconoscimenti nell’ambito della musica classica.

Jordi Savall è una delle personalità musicali più polivalenti della sua generazione. Da più di quarant’anni, fa conoscere al mondo musiche antiche, che studia e interpreta con la sua viola da gamba o come direttore. Le sue attività di concertista, insegnante, ricercatore e creatore di nuovi progetti, sia musicali che culturali, lo collocano tra i principali artefici del fenomeno di rinascita della musica storica. Ha fondato, insieme a Montserrat Figueras, i complessi musicali Hespèrion XXI (1974), La Capella Reial de Catalunya (1987) e Le Concert des Nations (1989). Con la sua partecipazione al film di Alain Corneau Tous les Matins du Monde (Premio César per la migliore colonna sonora), la sua intensa attività concertistica e discografica, e con la creazione della propria casa discografica Alia vox, fondata unitamente a Montserrat Figueras nel 1998, Jordi Savall ha dimostrato che la musica antica non deve necessariamente essere elitaria.

Nel 1974, a Basilea, Jordi Savall e Montserrat Figueras, con Lorenzo Alpert e Hopkinson Smith, fondarono Hespèrion XX, un gruppo di musica antica che intendeva recuperare e diffondere il ricco repertorio musicale anteriore all’Ottocento a partire da nuove premesse: i criteri storici e gli strumenti originali. Il suo nome, Hespèrion, significa “originario di Esperia”, che nell’Antica Grecia era la denominazione delle penisole più occidentali d’Europa: quella iberica e quella italiana. Era anche il nome che riceveva il pianeta Venere quando compariva a Occidente. Hespèrion XX, a partire dal 2000, ha cambiato il proprio nome in Hespèrion XXI.

Nato nel 1984 a Yerevan, Aram Movsisyan ha studiato canto tradizionale al Conservatorio della sua città natale. Nel 2004 è entrato a far parte dell’ensemble vocale e strumentale di musica popolare di Tatoul Altounian, prendendo parte a diversi concerti e tour. Ha collaborato con il Centro Studi etnomusicologici “Progetto Van” di Norayr Kartashyan, i cui studi si concentrano sull’eredità musicale dell’Armenia occidentale storica, interpretando il repertorio come solista durante concerti o conferenze a Van e Diyarbakir (Turchia) nell’agosto 2012. Dal 2013, è solista dell’Ensemble nazionale di musica vocale tradizionale dell’Armenia.

Georgi Minassyan, nato a Baku, è solista dell’Orchestra strumentale folkloristica dell’Azerbaigian. Nel 1983 è diventato solista dell’Orchestra di canti flokloristici e dei trovatori di Yerevan. Insegna al Conservatorio della capitale armena, e con Romanos Mélikian e Georgi Minasov si è esibito in tutto il mondo. Georgi Minassyan ha apportato modifiche allo strumento, che hanno permesso di aggiungere alcune tonalità e ampliarne l’utilizzo. Nel 2002 ha ottenuto il brevetto.

Haïg Sarikouyoumdjian, nato nel 1985, ha studiato con diversi maestri armeni il repertorio tradizionale. Ha suonato fino al 2004 con un ensemble tradizionale diretto da Gaguik Mouradian, che ha profondamente influenzato il suo approccio alla musica. Tra lavori più recenti spicca Majlis, un progetto nel quale la musica armena incontra il jazz e la musica contemporanea.

Nato a Yerevan, Gaguik Mouradian si è innamorato del kamancha vedendo un film dedicato a Sayat Nova, celebrato da Sergej Paradžanov. Ha fondato e diretto numerosi ensemble di musica tradizionale, e ha partecipato a dei progetti di musica contemporanea. Da una decina d’anni lavora principalmente in Francia.

I biglietti per il concerto (intero 25 €, ridotto 20 €) sono in vendita alla Biglietteria di Città di Castello (Corso Cavour, Palazzo del Podestà), oppure online all’indirizzo www.festivalnazioni.com. Per informazioni tel. 075 8522823, [email protected].

EVENTI COLLATERALI

Ricco il cartellone degli eventi collaterali di questa seconda giornata del Festival. Tre le iniziative al Chiostro di San Domenico: alle 18 inaugura Il fiume che canta, una mostra con opere di Elio Mariucci, Fabio Mariacci, Andrea Lensi, Gino Meoni, Giampaolo Tomassetti, Luca Baldelli suggerite e ispirate dai concerti del Festival. Alle 18.30, avrà luogo il concerto-saggio degli allievi della classe di viola di Danilo Rossi. Mentre alle 22.30, al termine del concerto di Jordi Savall, sarà la volta della conferenza-spettacolo Il volo della colomba: immagini, film, racconti e suggestioni per un’idea di Armenia, a cura di Ivan Teobaldelli e Alberto Fabi, con la partecipazione dell’attore Enrico Paci.

Il 28 agosto è possibile visitare alla Pinacoteca comunale di Città di Castello la mostra Segno, forma, gesto, che ospita le opere della collezione della Galleria Civica di Modena. L’esposizione, a cura di Atlante servizi culturali, è aperta al pubblico negli orari 10-13/14.30-18.30. Esibendo la Festivalcard o un biglietto del festival è possibile accedere con un biglietto ridotto.

È aperta al pubblico inoltre l’esposizione Pensieri comuni di Laura Tofani e Francesco Fantini a La Rotonda di Città di Castello negli orari 20.30-23.30. L’ingresso è gratuito.

Ad Anghiari, al Museo di Palazzo Taglieschi (aperto dalle 9 alle 18) e al Museo della Battaglia di Palazzo Marzocco (aperto dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30), sono esposte le fotografie di Paola Jazurlo e Stefano Evangelista scattate in occasione di un recente viaggio in Armenia.



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