Josè Miguel MICHEL (by Giuseppe Giordano)

Creato il 21 aprile 2013 da Simo785

MICHEL

Ve lo ricordate calciofili appassionati del bar frankie? No….ve lo ricordiamo noi.

José Miguel González Martín del Campo, “Michel”  nasce il 23 marzo 1963, a Madrid. 

Terzo figlio dopo María José e María Dolores. Sua madre è Pepita Martin del Campo e Don Miguel Gonzalez suo padre, soprannominato “mela” della società Hauser linotipista e Menet, desidera ardentemente seguire una tradizione familiare calcistica. 

Michel sin da giovane segue le aspettative del padre, gioca a calcio fin dalla più tenera età. 

A dieci anni entra a far parte di una squadra di quartiere di Madrid, il Raggio di Los Angeles, che si trova nel quartiere di Madrid dove vive.

A 12 anni riceve le sue primi grandi offerte. Uno dal Rayo Vallecano e un altra dall’Atletico Madrid. Ma  Don Miguel, il padre, “scoperto” la “perla” che hai in casa respinge entrambe le offerte, anche se lui era seguace rojiblanco e aveva anche giocato in quel club. 

Ma lui vuole che suo figlio giochi per il Real Madrid  e decide di fargli fare  al giovane Michel un provino. Durante il provino i tecnici madrileni rimangono perplessi e stupiti per le qualità del giovane.

Michel firma per il Real Madrid il 1 ° ottobre 1976 inizialmente gioca con la rappresentativa del Real Madrid B. 

All’età di 13 anni quindi entra a far parte della cantera del Real Madrid. La sua esplosione risale ai primi anni ottanta quando, con la maglia del Castilla (la squadra riserve del Real Madrid), si mette in luce assieme a campioni quali Emilio Butragueño, Manuel Sanchís, Miguel Pardeza e Rafael Martín Vázquez, la celebre Quinta del Buitre. 

Ben presto la sua fama si diffonde in tutto il paese, nonostante la sua età. A Barcellona pensano sia francese visto il nome Michel.

Formatisi nel settore giovanile del Real Madrid dal 1976, debutta il 11 aprile 1982, a causa di uno sciopero dei calciatori professionisti, realizzando il gol della vittoria contro Castellón.

Michel non gioca con la prima squadra fino al 1984, facendone parte poi fino al 1996, dove gioca per un totale di 404 partite di campionato segnando 96 gol. 

Nel corso della sua lunga carriera al Real Madrid, viene amato da allenatori e anche dai tifosi, per la sua eleganza e la delicatezza e il talento e per i suoi mitici assist a Hugo Sanchez, tra l’altro, diventando uno dei giocatori fondamentali nel Real a Madrid e nella nazionale spagnola.

Con il Real ha vinto due Coppe UEFA, nel 1985 sconfiggendo gli ungheresi del Videoton FC Fehérvár (realizzando anche il gol del vantaggio nella finale di andata) e nel 1986 regolando i tedeschi del Colonia. Vince la classifica dei cannonieri della Coppa dei Campioni nel 1988 con 4 reti.

È  eletto calciatore spagnolo dell’anno nel 1986 dal periodico sportivo Don Balón, e nel 1992 dal quotidiano El País.

Con la casacca della Nazionale spagnola disputa i Mondiali del 1986 in Messico, risultando fra i migliori centrocampisti della competizione, e i Mondiali del 1990 in Italia, dove segna quattro reti: una tripletta alla Corea del Sud e un rigore al Belgio. Partecipa inoltre agli Europei del 1988 in Germania, in cui segna una rete alla Danimarca.

Complessivamente, con la maglia della Spagna, colleziona 66 presenze e realizzato 21 reti.

Episodi storici per Michel sono: nel 1988 una bottiglietta lo colpisce al capo durante un importante match;mentre un po’ più tardi la UEFA lo sanziona per aver utilizzato un metodo non ortodosso di turbare la concentrazione di Carlos Valderrama in una partita contro il Real Valladolid e poi colleziona anche una squalifica di nove giornate per aver  offeso e colpito l’arbitro Bruno Galler.

Appende le scarpette al chiodo dopo la stagione 1996-1997.


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