Josefa Idem conclude la sua ottava Olimpiade con il quinto posto nel K1 500 a soli 3 decimi dal podio. Oro per l’ungherese Danuta Kozak, che ha preceduto l’ucraina Radomskai Osypenko e la sudafricana Bridgitte Hartley.
Dopo una partenza tutto sommato discreta, la 48enne italo-tedesca transitava nelle retrovie ai 250 metri, prima di innestare la sua proverbiale progressione e risalire sino alle terza posizione. Nel finale, tuttavia, la fuoriclasse azzurra irrigidiva la pagaiata e subiva il sorpasso al fotofinish di Hartley e della svedese Sofia Paldanius.
Non si può parlare di delusione. A dispetto dell’età, Josefa ha dimostrato di far parte ancora del gotha della canoa internazionale. Un risultato comunque straordinario, maturato con determinazione, passione e serietà: un esempio per tante giovani che si avvicinano a questo sport.
“E’ stata la mia ultima gara e sono contenta di essermi avvicinata al podio, dato che nelle ultime stagioni lo vedevo solo col binocolo. Ho perso il bronzo per dei dettagli, un po’ di rammarico c’è, ma è stato bello sognare tutti insieme“.
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OA | Federico Militello