Josefa Idem: ''Rai faccia sforzo per i diritti olimpici di Sochi e Rio''

Creato il 14 giugno 2013 da Digitalsat

La Rai deve fare ogni sforzo per «non restare esclusa» dalla possibilità di trasmettere le Olimpiadi invernali di Sochi nel 2014 e del Brasile nel 2016. Lo sostiene il ministro delle pari opportunità e dello sport Josefa Idem, che ha invitato la Rai a fare ogni sforzo in tal senso «da oggi al 30 giugno», considerata data limite per un accordo sulla cessione in seconda battuta dei dirittti tv, di cui è titolare Sky. Allarme anche per diritti delle Paralimpiadi.
I diritti delle due prossime edizioni dei Giochi sono stati acquisiti dalla pay tv, ma l'obbligo di trasmissione in chiaro di almeno 100 ore per le olimpiadi invernali e di 200 per quelle estive non ha trovato a oggi ancora riscontro. Nei giorni scorsi, il presidente del Coni Giovanni Malagò aveva espresso preoccupazione di fronte all'ipotesi che la tv pubblica non trasmettesse l'edizione di Sochi del prossimo anno, commentando le indiscrezioni sulla cessione da parte di Sky a Cielo, canale in chiaro di Sky.

Alla Rai, la ministra dello sport Josefa Idem chiede che «non vadano deluse le aspettative di milioni di italiani ed italiane» ed esorta l'azienda radiotelevisiva di stato «a decisioni tempestive e consapevoli dell'importanza che lo sport riveste nel nostro paese», ricordando che altri Paesi «hanno già sottoscritto impegni anche per i giochi del 2018 e del 2020 e per le paralimpiadi». La ex campionessa vuole «maggiore visibilità anche delle gare paralimpiche, ancora totalmente non coperte, nonostante lo straordinario successo dell'edizione londinese».

In ogni caso, per la ministra Idem «sono maturi i tempi» per un riflessione sui «criteri attraverso cui vengono stipulati i contratti per i diritti tv delle olimpiadi», si tratta di temi «che meritano l'attenzione del governo e del parlamento, così come della commissione di vigilanza».

«Ho avuto conferma della sensibilità e dell'attenzione della presidente della Rai Tarantola su questi temi - afferma l'ex campionessa oggi al governo- e conto sulle capacità del servizio pubblico di cogliere con prontezza le opportunità attuali e le sfide dei prossimi anni. Un servizio pubblico che deve poter svolgere un ruolo attivo nella promozione dello sport e dei valori civili e sociali che trovano magistrale espressione nelle manifestazioni olimpiche».


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