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Journée du Manuscrit: la situazione editoriale nell’Africa francofona

Creato il 08 ottobre 2014 da Temperamente

In Francia c’è una casa editrice che lo scorso anno ha lanciato una sfida: offrire la pubblicazione gratuita di 100 copie a dieci fra gli innumerevoli autori francesi che non riescono a realizzare il sogno di vedere finalmente in carta e inchiostro la propria opera. L’iniziativa si chiama La Journée du Manuscrit ed è promosso da Éditions du Net. Qualunque cittadino francese ha potuto provare a far pubblicare la propria opera depositando il manoscritto sul sito web dell’evento.

Quest’anno La Journée du Manuscrit rilancia la sfida, allargando la possibilità di pubblicazione a trenta autori francofoni. Nasce quindi La journée du Manuscrit francophonie, che si terrà a Dakar il 24 ottobre e che permetterà agli autori di lingua francese di pubblicare la propria opera. Padrino speciale della JdM francophonie è Maurice Bandaman, Ministro della Cultura della Costa d’Avorio, che essendo anche uno scrittore affermato conosce bene il mondo dell’editoria e le difficoltà che un autore incontra per la pubblicazione. È il motivo per cui ha voluto apportare il suo sostegno alla Journée du Manuscrit francophonie, che rappresenta un’opportunità nuova per gli autori di vedere pubblicato il proprio libro.

La journée du Manuscrit, che ha fortemente mobilitato i francofoni dell’Africa del Nord e dell’Algeria, «rappresenta un’occasione unica di incontro e di scambio di idee. Per gli autori è anche un trampolino di lancio verso le case editrici», come ha spiegato Henri Mojon di Éditions du Net durante un incontro con Mawawa Mâwa Kiese, di Éditions Paari. Quest’ultimo, in qualità di operatore locale, ha aggiunto che «il nostro intervento si focalizzerà sul libro francofono. La diffusione cospicua di file in formato digitale, che noi stampiamo su carta, è la logica evoluzione di tutto ciò che la scrittura ha saputo fornire».
Il problema degli autori francofoni africani è che incontrano grosse difficoltà a farsi pubblicare. Mawawa Mâwa Kiese ha spiegato difatti che «riceviamo molti manoscritti, ma non disponiamo dei mezzi per pubblicarli e farli leggere. È ormai tempo che anche l’Africa francofona possa dotarsi dei mezzi per avere una vera industria del libro». L’editore africano metterà dunque a disposizione di Éditions du Net tutta la sua esperienza e competenza: «cercheremo di essere presenti dappertutto e di proporre i libri, detentori di sapere, per metterli a disposizione di tutti».

Proprio per via delle difficoltà di pubblicazione e diffusione che incontrano i francofoni africani, Bandaman ha auspicato anche la creazione di un Centre Francophone du Livre, calcato sul modello del Centre Nationale du Livre, la cui missione sia aiutare direttamente autori, librerie ed editori al fine di facilitare gli scambi internazionali. Bandaman ha sottolineato che «tale istituzione dovrebbe mantenere la totale indipendenza dalla politica e, a tal fine, il progetto sarà affidato a persone diverse, in modo tale che il Centre Francophone du Livre disponga di risorse sostenibili e ricorrenti».

Insomma, La Journée du Manuscrit ha acceso i riflettori sulla situazione editoriale nell’Africa francofona e certamente il suo allargamento a questa realtà mostra un forte interesse di Éditions du Net verso la letteratura africana. Senza dubbio un’iniziativa come questa rappresenta per gli scrittori francofoni una vera opportunità per accedere alla pubblicazione, che se in Europa è di per sé una chimera, in Africa sembra essere sogno quasi irrealizzabile.


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