David O. Russell fa un cinema popolare che racconta le vite difficili di statunitensi normali. A raccontare la storia è la nonna di Joy, l'unica della sua famiglia a credere in lei. Ha una sorellastra approfittatrice che parla male di lei ai suoi figli e poi tante, troppe bollette da pagare.Ma la storia di un personaggio che sfida convenzioni sociali e ambiente ostile per realizzarsi è stata raccontata milioni di volte.La vera Joy Mangano è nota per un mocio, un trolley a scomparti, delle grucce salvaspazio, delle barrette cattura odori e un asciugabiancheria da viaggio. Sarebbe bastato un documentario, un film drammatico è troppo. Non c'è storia. Sceneggiatura schematica e banale.salverei solo l'idea di rappresentare una società vorace, incapace di aspettare, insensibile e refrattaria nei confronti del talento. ma a febbraio non c'è nulla di meglio in sala.
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