Jupiter - il destino dell'universo

Creato il 12 febbraio 2015 da Jeanjacques

Si può ancora affermare che nel cinema, anche in quello più mainstream e di massa, esistano gli autori? Che molti miei amici iniziano a dirmi che devo smettere di guardare chi ha fatto la determinata pellicola e di concentrarmi maggiormente su quello che il film stesso vuol dire. Discorso vero solo in parte, perché sono convinto che, alla fine, un realizzatore debba essere anche una garanzia di qualità. Ad esempio, com'è che in molti hanno lo scrittore preferito ma non fanno valere la stessa legge per quanto concerne un film? E posso comprendere la netta distinzione fra un regista vero e proprio e un semplice mestierante, eppure nel corso degli anni sono venuto incontro a una serie di delusioni tali che mi hanno fatto cadere parecchie certezze. I primi a farmi porgere questo dilemma sono stati i Wachocosi... i fratelli dal nome complicato... dai, che uno di quelli è pure diventato trans... insomma, quelli che hanno fatto Matrix. I due broda, dopo quella seminale pellicola cyberpunk, sembrano aver proprio perso la ragione, perché dopo due sequel alquanto discutibili - Reloaded è indifendibile, ma Revolutions ammetto che mi è piaciuto - sono andati a perdersi con la sceneggiatura di V for vendetta prima e poi con quell'abominevole schifezza che è stata Speed Racer. Hanno tentato la risalita con Cloud Atlas, insieme a Tom Tykwer, ma manco quello è servito, tanto che ho trovato il risultato finale molto confuso. Chi me l'ha fatto fare quindi di andarmi a vedere questo loro ennesimo film? Nessuno. Ma la mia ragazza aveva due biglietti gratis grazie alle offerte della Vodafone, quindi ne abbiamo approfittato. Perché a un film gratis, anche se è un potenziale filmaccio, non si dice mai di no.

Jupiter Jones è una sfortunata immigrata russa che per vivere fa la colf. Il giorno che degli alieni tentano di ucciderla, è fortunatamente aiutata dall'intervento di Caine, un guerriero spaziale mandato da Titus Abrasax, capo di una delle tre grandi dinastie aliene coinvolte in una battaglia d'interesse che può mettere a rischio le sorti della Terra. Jupiter è così sballonzolata in un'avventura più grande di lei, dove scoprirà cosa su se stessa che ignorava assolutamente...

Per la fortuna mia e della mia ragazza, siamo capitati in una sala vuota... cosa che quando vai a vedere un film che molto probabilmente incapperà nel trash più totale, non è molto rassicurante. Ma io un poco me ne fregavo, perché tanto non dovevo neppure pagare per vedere il film e alla dolce metà bastava vedersi Channing Tatum a dorso nudo - per tutte le esponenti del gentil sesso che leggono, tranquille, compare con gli addominali al vento per tre quarti del film. Però, nonostante la mia buona volontà (e un certo menefreghismo), una volta che si sono spente le luci e le prime immagini hanno iniziato a scorrere, ho dovuto tristemente convenire con me stesso che era tutto inutile. Mano a mano che i minuti scorrono, lo spettro dell'Eletto ha preso ad aleggiare su di me e su quegli altri quattro gatti presenti in sala. Questo vuol significare solo una cosa: che i Wachocosi non si separeranno mai e poi mai dalla figura di Neo e che il pubblico, me compreso, continueranno ad associarli a quel tipo di fantascienza e ambientazioni. E non si può nemmeno rimproverarli di aver cercato di ricevere sempre consensi da quella particolare fetta di pubblico che aveva imparato ad amarli per quel loro cult, perché tutti i titoli citati nel paragrafo introduttivo, per quanto aventi una leggera matrice comune, sono molto diversi fra loro. Il problema principale, infatti, è che tutte le cose che avevano da dire molto probabilmente sono state messe in quella prima, seminale pellicola, che a questo punto o li ha svuotati del tutto oppure si è trattato di un colpo di culo, di quelli che ti capitano una sola volta nella vita. Questo Jupiter Ascending però non è che sia un brutto film - chiariamoci, manco Cloud Atlas lo era, semplicemente le ambizioni erano troppo alte - quanto, semplicemente... è un 'semplice' film. Il cyberpunk di Morpheus and company li ha fatti conoscere al mondo ed ha rivoluzionato il modo di fare e intendere la fantascienza, questo invece prende fantascienza vista e stravista, mettendo in scena unicamente l'intento ludico. Il che non sarebbe un male, anzi, in tempi recentissimi c'è stato un certo Guardians of the galaxy che ha saputo creare un intrattenimento molto intelligente, ma qui si verificano alcuni scompensi. La prima parte sulla Terra è davvero odiosa, un agglomerato di trash che sinceramente avrei visto meglio in una serie-tv anni Novanta che in un film, con quel prologo iniziale con la solita voce fuori campo che, in tutta onestà, sono davvero stufo di vedere - e poi mi spiegate perché i personaggi a tratti parlavano russo e a tratti inglese/italiano? Poi sì, la vita sfigata dalla protagonista, l'arrivo di Tatum per la gioia della signora Jean Jacques e delle informazioni seminali per la pellicola buttate proprio a cazzo, una roba che devi per forza tendere l'orecchio per accorgerti che stanno dicendo delle cose importanti. Con l'aggiunta che certe scene d'azione sono davvero dirette ad minchia canis. cosa che fa perdere anche quel poco d'interesse che era venuto a formarsi. Poi si va nello spazio e le cose migliorano, decisamente. I Wachocosi dimostrano che in quanto a design delle ambientazioni hanno ancora qualcosa da dare al mondo e, forse, anche a livello di tematiche. Appare chiaro a un certo punto che quella messa in scena altro non vorrebbe essere che una sorta di metafora sul capitalismo e sul potere d'acquisizione (bellissima la scena negli uffici della burocrazia, ironicamente la più riuscita del film) oltre che dell'ingordigia che questo scatena nella gente, ma tutto però è estremamente stiracchiato. La battaglia finale ha il giusto pathos e la grinta necessaria, ma si ha sempre la sensazione di un qualcosa che poteva dare molto di più se fosse stato impiegato il minimo di impegno richiesto, perché quella che poteva essere una resa a là Snowpiercer appare invece come un Edge of tomorrow molto meno ciaciarone e simpatico, cosa che rischia di fargli fare il botto definitivo. E non fa porre manco una delle domande che vorrebbe, e infatti l'unico quesito che mi ha attraversato la mente durante la visione è stato: ma possibile che io sia l'unico che non trova Mila Kunis così gnocca? E perché Terry Gilliam ha deciso di fare una comparsata in questo film?

Tutto sommato una visione che, se si prende il film per quel che è, può anche divertire. Ma intanto posso dirmi fortunato. Poteva capitarmi un altro Divergent.Voto: ★ ½

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