Jurgen Klopp lancia la sfida a Napoli: “Qui per vincere. De Laurentiis mi chiamò…” - La barba è incolta, gli occhiali grandi e i capelli sempre più lunghi. A vederlo così sembra un severo padre di famiglia o tutt’al più un onesto uomo d’affari. Non di certo un allenatore di calcio. Invece Jurgen Klopp è il tecnico che ha riportato il Borussia Dortmund ai vertici del calcio mondiale. L’ha fatto con astuzia, genio e tanto senso per gli affari. Si pensi che attualmente il Borussia ha in rosa giocatori dal valore inestimabile (Reus e Lewandoski su tutti). Lui, il bontempone dalla barba incolta, li acquistò senza dover ricorrere alle centinaia madrilene, e il senso degli affari non è proprio come quello “blancos”.
Da poche ore è sbarcato a Napoli, perché domani il suo gioiellino affronterà gli azzurri per una gara già fondamentale. Soprattutto per i napoletani. In casa non si può sbagliare, specie se affronti un girone difficilissimo nel quale sono inseriti anche Arsenal e Marsiglia.
Nella conferenza stampa pre-gara Jurgen Klopp lancia la sfida: “Siamo qui per fare risultato. Credo che sia noi che il Napoli abbiamo buone possibilità di passare il turno, ma non sarà facile per nessuno perché non ci sono favoriti”. Il Napoli però non regalerà nulla e il San Paolo potrà essere il dodicesimo uomo in campo: "Il Napoli gioca un calcio molto vivo, noi dovremo stare attenti e molto compatti. L'atsmofera del San Paolo farà la sua parte e non dovremo farci trovare impreparati".
Borussia Dortmund che dovrà fare a meno di Gundogan, Kelh e Piszczeck. “Non ho molte alternative. E’ un peccato, speriamo che Błaszczykowski si riprenda presto perché non sta bene neanche lui”.
Poi un retroscena inaspettato “Mi ha cercato il presidente De Laurentiis quest’estate, prima di chiamare Benitez, ovviamente”.
Domani sera saranno invece uno contro l’altro, da possibili amanti ad avversari….ogni tanto il calcio ne fa di questi scherzetti. Ma guai a chi pensa che questo Napoli farà da comparsa. Il livello tecnico è più alto delle scorse stagioni e l’esperienza internazionale ha portato autostima e voglia di stupire anche l’Europa. E anche un diabolico geniaccio come Klopp.