Just like heaven, in paradiso con julia quinn

Creato il 01 marzo 2012 da Francy
JUST LIKE HEAVEN
di Julia Quinn
Ed. Avon, maggio 2011
pagg. 384
Giudizio: 4 cuori e 1/2
Lo ammetto, quando si tratta di Julia Quinn non sono imparziale. Ho un debole per le sue storie romantiche e piene di brio, tanto spiritose che spesso, leggendo, mi ritrovo a ridere di gusto. E ho un debole per la prosa della signora, così ritmata e priva di fronzoli, ironica e creativa. E che dialoghi! Sono dei gioielli, così serrati e witty. Quando leggo un libro della Quinn, mi ritrovo spesso con uno stupido sorrisino sulle labbra. Capita anche a voi?
Prendete il suo ultimo romanzo, JUST LIKE HEAVEN, che non mi sorprenderebbe trovare fra le nominations ai RITA di quest'anno. E' il primo di una nuova serie di quattro titoli che si annuncia una delizia (The Smythe-Smith Quartet, il quartetto delle Smythe-Smith). Una delizia in ogni senso, tranne che per l'udito, perché le protagoniste di questa serie, le Signorine Smythe-Smith appunto (già incontrate nella serie Bridgertons a partire da Minx) sono delle pessime musiciste. Il loro quartetto ogni anno, per tradizione di famiglia, si esibisce come una minaccia biblica di fronte ad un terrorizzato ton. Leggete più sotto l'intervista alla Quinn per saperne di più.

In Just Like Heaven (Proprio come in Paradiso) l'eroina è Lady Honoria Smythe-Smith, terribile violinista e calamità naturale, almeno a sentire il conte di Chatteris, Marcus Holroyd, miglior amico di suo fratello Daniel (e amico fraterno della stessa Honoria sin dai tempi dell'infanzia). Il tranquillo, posato, riservato Marcus, che ama più la vita di campagna che i ricevimenti del ton, promette a Daniel di badare alla sorella durante il suo esilio (imposto a causa di un duello) e soprattutto di tenere alla larga dalla sorellina ogni genere di pretendente libertino, stupido o cacciatore di dote. E' per questo motivo che Honoria non è ancora sposata, anche se lei -ovvio- non lo sa. A Marcus nessun pretendente di Honoria sembra proprio andare a genio. Una parolina, e il poveretto è sistemato. E sì, perché il conte di Chatteris, per quanto all'apparenza mite e riservato, può essere davvero convincente. Decisa a trovare finalmente marito, Honoria prepara letteralmente una trappola (ci troviamo nella campagna del Cambridgeshire), ma

Cover dell'edizione britannica

non è la preda prevista a cascarci dentro, ma... indovinate chi? Lo stesso Marcus, naturalmente, che non solo si prende una terribile storta alla caviglia, ma in conseguenza del disastroso piano di Honoria si ammala gravemente di setticemia, e morirebbe anche se la signorina Smythe-Smith non corresse al suo capezzale e si prendesse cura di lui (questa è l'unica parte del romanzo che avrei tagliato un po'). Da questo momento inizia il cammino non sempre facile di Honoria e Marcus, dall' amicizia fraterna alla passione più assoluta. Fino al...paradiso. C'è gradualità nella loro storia (anche grazie ad alcuni flash back), mai casualità. La freccia di Cupido viaggia per quindici anni prima di colpirli, ma poi fa un centro perfetto. La scena finale, poi, davvero esplosiva, è una girandola di eventi raccontata in punta di fioretto, con un brio e un'ironia che ancora una volta mi hanno strappato l'applauso. Brava Julia.

Accanto ai due protagonisti, c'è la solita giostra colorata di personaggi spassosi e mai inutili. Ci sono le altre signorine Smythe -Smith (Daisy, Iris e Sarah), naturalmene, c'é Daniel e c'è pure l' affascinante Mr Colin Bridgerton.
Chi saranno i protagonisti di A Night like this, book 2 della serie? Lo so!! E, dannazione, lasciatemi dire che l'avevo indovinato. Sono Anne (una semplice -ma bellissima- governante che appare alla fine di Just like Heaven ) e il fratello di Honoria, Daniel, conte di Winstead. Non vedo l'ora che arrivi maggio (esce il 29!!!) per leggerlo.
Ps. In Italia siamo piuttosto indietro con la pubblicazione della Quinn. Non disperate. Con il dovuto ritardo (ok, politica editoriale) tutti o quasi tutti i titoli arriveranno. Sapete che quasi quasi vi invidio? Avete ancora davanti a voi tanta, tanta Quinn.
INTERVISTA A JULIA QUINN
(già pubblicata sul n 1 della Romance Magazine)
Julia Cotler, in arte Julia Quinn, ci parla di lei e delle terribili signorine Smythe-Smith

Vivienne: Cara Julia, per prima cosa vorrei congratularmi con te per i tuoi  deliziosi romanzi e per il RITA che hai vinto l’anno scorso con What happens in London. Ben il terzo… JULIA QUINN : Grazie! Ho vinto tre premi nella medesima categoria (Regency Novels, ndr) il che significa che sono entrata a far parte della Hall of Fame della Romance Writers of America. E’ un immenso onore. Il tuo vero cognome è Cotler. E’ vero che lo hai scelto Quinn perché sognavi di poter vedere un giorno i tuoi romanzi in libreria vicini a quelli di Amanda Quick? JULIA QUINN :  Quasi vero. Per ragioni personali avevo già deciso di usare uno pseudonimo. Quinn mi suonava bene, e quando ho realizzato che mi avrebbe anche permesso di essere vicina alla Quick, ho pensato: è un bonus! Che cosa ci puoi dire del tuo nuovo romanzo, Just Like Heaven che uscirà negli Stati Uniti a fine maggio? So solo che è il primo di una nuova serie dedicata alle signorine Smythe-Smith… JULIA QUINN :  Già, le Smythe –Smith, finalmente, che fecero il loro debutto in Minx (Cieli di Cornovaglia) nel 1996! Ho scritto del loro quartetto musicale in parecchi romanzi, ormai. E’ una tradizione di questa famiglia che le ragazze ancora nubili suonino in un quartetto. Il problema è che sono orrende musiciste! L’eroina di Just Like Heaven è Lady Honoria,  pessima violinista e grande divoratrice di cioccolato, per nulla innamorata di Marcus Holroyd, il più vecchio amico di suo fratello. Così come lui non è assolutamente innamorato di lei… Come pianifichi una nuova serie? E come lavori sul singolo romanzo, sei una che segue una scaletta precisa o vai a braccio libero?

IL 2° della serie Smythe-Smith uscirà il 29 maggio 2012

JULIA QUINN : Vorrei proprio pianificare le mie serie in anticipo! Mi renderebbe la vita molto più facile. Per la verità quest’ultima, quella delle Smythe-Smith Girls, è quella più programmata. E ciononostante, non ho la minima idea di dove andrò a parare per gli ultimi due libri. Di ogni romanzo preparo una scaletta piuttosto dettagliata all’inizio, ma la seguo al massimo perun 75%. Ogni volta, mentre scrivo, succede qualcosa che mi fa cambiare direzione. Nei tuoi romanzi spesso troviamo personaggi già incontrati in libri precedenti, come Honoria d’altronde… JULIA QUINN : E’ vero e fra questi, alcunipotrebbero davvero diventare degli ottimi eroi. Ma in questo momento sono talmente concentrata su quelle terribili signorine Smythe-Smith che passerà del tempo prima che io riesca a pensare a far rivivere altri personaggi. I tuoi romanzi sono così divertenti! La tua vena comica è un dono naturale? Eppure i tuoi protagonisti quasi sempre hanno un passato drammatico… JULIA QUINN :  Credo che sia un dono naturale e non saprei proprio scrivere in un altro modo! Ho scritto parecchi libri dove nessuno dei personaggi principali ha un background drammatico, mentre in altri il protagonista ha vissuto delle gran brutte esperienze. Come Sebastian Grey, l’eroe di Ten Things I Know About You, che non riesce più a dormire dopo essere tornato dalla guerra. Il suo passato così intenso e drammatico è una parte essenziale di lui, ma non è certo l’unico aspetto che lo definisce.
Lavori molto ai personaggi secondari e alle scene corali…
JULIA QUINN :  Mi diverto talmente con i comprimari che non mi è affatto pesante!

Lo scaffale della Quinn da Waterstone's, a Londra.
La Quinn è di fianco alla Quik.

In alcuni dei tuoi romanzi troviamo liste, pensieri, numerazioni, appunti. Una trovata stilistica per dire molto in poche righe… JULIA QUINN :  Sì, credo che sia così. Mi permette di scrivere piccole parti in prima persona che danno al personaggio una dimensione più tridimensionale. Che rapporto hai con l’editore italiano: segui personalmente le uscite, le copertine, le traduzioni? JULIA QUINN :  Ho visto la copertina della ristampa di Meravigliosa e credo che sia davvero fantastica. Sfortunatamente non conosco la programmazione delle uscite italiane e, sebbene io abbia studiato italiano per un anno all’università…be’ è stato vent’anni fa e non mi ricordo abbastanza da poter controllare le traduzioni. Sono certa però che il mio editore stia facendo un buon lavoro. Ti piace il nostro Paese? Sul tuo sito c’è una tua foto a Positano… JULIA QUINN :  Amo l’Italia! Nel 2004 ho affittato per un mese una casa a Praiano, sulla Costiera Amalfitana. E’ stato divino. Vorrei tornare nel vostro Paese, mi uccide pensare di non essere mai stata a Firenze, ma ci pensi? Ho studiato storia dell’architettura all’università e non sono mai stata a Firenze! Sembra un crimine.  Nel tuo futuro ci saranno sempre e solo Romantic Regencies o pensi che prima o poi cambierai genere? JULIA QUINN :  Non nel prossimo futuro. No, non cambierò genere. Ti leggo ogni giorno su Facebook. Ti piace questo contatto quotidiano con le tue lettrici? E’ anche un modo per  promuoversi? JULIA QUINN : Mi piace Facebook, mi diverte. L’interfaccia mi permette di interagire con le mie lettrici in modo significativo, ma veloce. E no, non credo che FB serva a promuovere un libro. Be’, magari un po’ serve, ma se stare su FB non mi divertisse nonci starei proprio.

JULIA QUINN: DIECI COSE CHE AMO DI LEI
(articolo apparso sulla Romance Magazine n1)

Cover dell'edizione britannica

Prendo a prestito il titolo del penultimo romanzo di Julia Quinn, Ten things I Love About You , per raccontarvi cosa mi piace di questa splendida scrittrice che a soli 40 anni ha già vinto tre premi RITA, pubblicato 22 romanzi e un numero svariato di novelle.

1)L’intelligenza. Julia Quinn è brillante, witty, talmente da non farcelo pesare. Fin dal suo straordinario debutto nel 1995, Splendid (Meravigliosa), la sua cifra è stata quella dell’ingegno. I suoi romanzi sono meccanismi perfetti, calibrati, dove è impossibile trovare –almeno nelle edizioni originali -  una sola frase o situazione inutile o ridondante. 2) L’umorismo e l’ironia. La Quinn nebulizza tutti i suoi romanzi con ironia e umorismo. Ci fa spesso sorridere, ma ci fa anche ridere. E di gusto, se è questo. Ma quando arriva il dramma, è dramma vero, intenso e mai posticcio. 3) La prosa leggera e sofisticata, i dialoghi spumeggianti, le scene corali. La Quinn è briosa, leggera, veloce. Sofisticata. Usa i dialoghi per snellire le parti narrative e descrittive. Sono dialoghi sfavillanti, ritmati e velocissimi, i suoi, in grado da soli di descrivere una scena e di farla evolvere in quella successiva. Vi possono prendere parte anche sette, otto personaggi contemporaneamente senza che mai il lettore perda il filo della conversazione. Le sue scene corali, anche per questo, sono dei piccoli capolavori. 4)Liste e pensieri. Le eroine della Quinn amano fare liste e pensare a voce alta, con ironia: è questa una trovata intrigante che permette all’autrice di raccontare molto in poche righe, accelerando il ritmo della narrazione. Adoro le liste della Quinn! 5)Le eroine e gli eroi. Le eroine soprattutto. Sono le amiche che vorremmo avere. Brillanti, divertenti e terribilmente determinate. Hanno la lingua pronta e l’intelligenza che lavora a ciclo continuo. Hanno uno scopo, dei sogni, delle idee. Le eroine sono sempre figlie del loro tempo, e agiscono in modo conseguente. Gli eroi, che siano gentiluomini o libertini incalliti, uomini placidi o tormentati da un passato infelice, sono sempre leali, intelligenti e forti di carattere, abbastanza almeno da tener testa all’eroina. 6)L’ambientazione storica. Regency, solamente Regency, sempre Regency. Non c’è da sbagliarsi: con la Quinn entri nell’Inghilterra artistocratica, isolazionista e autoreferente del periodo della Reggenza. L’ azione è rara nelle trame della Quinn, perchè siamo al distillato più puro del genere. 7)Scene d’amore mai bollenti. Non che i protagonisti della Quinn non lo facciano. Ma le pagine dedicate alla debolezza della carne non sono mai molte, e soprattutto mai troppo dettagliate. E se la tensione sessuale tra i due protagonisti vibra per tutto il racconto, le parti più esplicite a volte sembrano messe lì quasi per contratto. 8)I personaggi secondari. Si rincorrono spesso tra i titoli (anche di serie differenti, proprio perché il periodo storico è sempre lo stesso), come le signorine Smythe-Smith (presenti fin dai tempi di Cieli di Cornovaglia) alle quali la Quinn dedica la sua prossima serie. 9)Le copertine dell’edizione UK. Differiscono da quelle Usa e sono dei gioielli di stile e di ironia. 10)I nomi delle protagoniste, un trionfo di classicismo britannico: Olivia, Henrietta, Hyacinth, Amelia, Miranda, Penelope, Daphne, Hermione (ma anche Francesca e Lucy): con quei nomi, come non amarle? I premi RITA Julia Quinn, al secolo Julie Cotler Pottinger, quarant’anni appena compiuti, ha già vinto tre prestigiosi premi RITA  nella categoria miglior romanzo Regency Historical nel: 2007, per On the Way to the Wedding (Il vero amore esiste); nel 2008, per The Secret Diaries of Miss Miranda Cheever ; nel 2010 per What Happens in London. Grazie a questi premi è entrata nella Hall of Fame delle Romance Writers of America. BIBLIOGRAFIA ITALIANA Julia Quinn ha già pubblicato 21 romanzi più alcune novelle. Ecco i titoli pubblicati in Italia. Serie Blydon Meravigliosa (Splendid, 1995) Danzando sotto le stelle (Dancing at Midnight,1995) Cieli di cornovaglia, (Minx, 1996) Serie sorelle Lyndon La melodia del Cuore (Brighter than the SUn,1997) Serie Agents of the Crown La spia della corona (To catch an heiress,1998) Io ti avrò (How to Marry a Marquis,1999) Serie Bridgerton Il duca ed io (The duke and I,2000) Il visconte che mi amava (The Viscount who loved me,2000) La proposta di un gentiluomo (An offer from a gentleman,2001) Un uomo da conquistare (Romancing Mr Bridgerton, 2002) A Sir Philip, con Amore (To Sir Philip with Love, 2003) Amare un libertino (When he was wicked, 2004) Tutto in un bacio (It's in his kiss,2005) Il vero amore esiste (On the Way to the Wedding, 2006)

 

Cosa pensate della Quinn? Il suo stile vi piace? Avreste voglia di conoscere le stonatissime Smithe-Smith?


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