Salve a tutti, cari. Sto scrivendo il nuovo Just Pick One in un giorno uggioso di novembre. Il corpo umano, nel mese di novembre, è composto principalmente da umidità, foglie secche e rimorsi. La sapevate questa cosa? Nemmeno io fino a qualche giorno fa. Poi sull’ultimo numero di Povera e Patetica Magazine ho letto questa cosa e ho voluto informarvi perché per me siete come i figli della vicina.
Novembre è un mese dinamico, checché se ne dica. Il mondo ci vuole tutti sotto ai plaid nelle nostre case in affitto o con mutuo agevolato, quando in realtà ci muoviamo per la città e creiamo queste composizioni dada col nostro corpo mentre scivoliamo sui marciapiedi, lasciando a terra dieci anni di vita per lo spavento e la dignità che avevamo acquistato poco prima da Tiger, perché la nostra è bella che finita da un pezzo.
A parte cadere per le strade, cosa facciamo? Assumiamo carbs e guardiamo la tele. Ed è per questo che vorrei dedicare, papaveri miei, questo JPO alla nostra Madonna del Rosario: la televisione.
Just Pick One – La Tele Edition
Nuova ragione di vita
Quattro matrimoni in Italia vs Stempiatura di Cattelan
Mi sa che c’è da un po’, ma solo ora Quattro matrimoni in Italia è entrato nel mio cuore. Praticamente ci sono quattro spose che vanno ai rispettivi matrimoni a rubare il cibo e la bomboniera e a criticare principalmente i fritti, le crocchie e le zie vecchie. Di solito si siedono al tavolo della serva, lontano dagli altri parenti, che giustamente le guardano con sospetto e cattiveria. Momenti perlati: tutte le scene a bordo piscina, critica puntualissima allo sposo (la costante del programma è che tutti gli sposi sono brutti come le sette di mattina) e malignità al primo banco in chiesa, in assoluto la mia parte preferita del programma. Quattro matrimoni in Italia se la gioca con un avversario temibile: il patatinissimo Alessandro Cattelan, conduttore di X Factor. Da quest’anno ha fatto breccia nel mio cuore di pan di spagna la sua stempiatura. Non c’è niente di meglio di una stempiatura che fa tanto uomo rassicurante che torna dal lavoro, si toglie il cappello e lo mette sull’appendiabiti mentre noi siamo in cucina che prepariamo lo sformato di patate e borghesia ascoltando Radio Lattemiele. Qual è la vostra nuova ragione di vita?
Videoregistratori
Commesse vs Il bello delle donne
Più che dei programmi, sono figli cresciuti con amore e merendine. Di Commesse ricordo con inesauribile trasporto emotivo Sabrina Ferilli con le scarpe bucate e la vita disastrata, una donna cattivissima, Veronica Pivetti nel ruolo della sfortunata che però ti vuole regalare un sorriso a tutti i costi, la ragazza con problemi motori (da mia madre chiamata, con poco savoir-faire, “la zoppa”), l’espressiva Anna Valle, la cliente che vuole solo abiti taglia 42 e l’omosessuale d’obbligo. De Il bello delle donne invece ricordo con emotività incontrollabile le shampiste, la complicata Elfride, Felicetto, la nota attrice Nancy Brilli nel ruolo di Vicky Melzi, Antonella Ponziani (simbolo di quegli anni – un po’ un giubbino di jeans), il paesino con due vie messe in croce, Lady Virna Lisi e l’omosessuale d’obbligo. Qual è la serie che risiede negli appartamenti del vostro cuore?
X Factor D-R-A-M-A
Sorpresona Stereo Kicks vs Victoria e la scelta di Sophie
Un momento che mi ha sinceramente divertito come le persone che cadono nei fiumi è stato lo stage invasion durante l’esibizione degli Stero Kicks, uno dei gruppi vocali di X Factor Uk di quest’anno. Per capirci: gli Stereo Kicks sono otto. Ok? Una boyband di otto elementi. Cioè, praticamente la sala d’attesa di un gastroenterologo o la popolazione della provincia di Pesaro-Urbino. E questo tizio all’improvviso sale sul palco durante l’esibizione e sta lì per tantissimo tempo a cantare con loro indisturbato. I giudici, che a malapena conoscono le facce di questi otto disgraziati, neanche se n’erano accorti. L’altro momento è talmente drammatico che in confronto Into the wild è la puntata sulle bellezze del Salento di Sereno Variabile. Victoria Cabello, uno dei giudici di X Factor Italia, deve decidere quale delle sue ragazze eliminare. Non sa, non vuole, non può decidere. Victoria piange, si lamenta, vuole salire sul banchetto dei giudici e si vuole buttare da sotto come le pazze dalla scogliera. Dice addirittura che questo è uno dei momenti più brutti della sua vita di persona magra. Quale dei due momenti drammaticissimi preferite?
Regina del piccolo schermo
Valerio Scanu vs Marisa Nostra
Quale di queste due duchesse imperiali merita l’ambitissimo titolo di Regina del piccolo schermo? Quali di questi due capolavori dell’umanità reggerà lo scettro che in passato è appartenuto a personalità fondamentali quali Dominique Fidanza, Jerome di Primi baci e Mirta, quella che faceva le televendite con Rita Dalla Chiesa? C’è Valerio Scanu, il talentuoso cantante che in Tale e quale show ha dimostrato di essere uno e mille, yin e yang, Bianca e pure Bernie. Le sue interpretazioni sono angeli sulla capanna del presepe. Ma c’è anche Marisa Laurito, il gioiello di questa edizione di Ballando con le stelle, condotta come sempre da Milly colonna dorica Carlucci. Marisa è un obiettivo da raggiungere, è la perfezione, è lo stile, è la nostra Venere che sorge da un piatto di spaghetti con le vongole. La scelta è ardua, ma va fatta.
Sotto una cattiva stella
Veline bionde vs Concorrenti di Amici prima di Marco Carta
Prendo in prestito il titolo di un meraviglioso episodio dell’Ispettore Derrick per parlare di categorie sfortunate nella tele. Ci sono, per esempio, le veline bionde: Maddalena Corvaglia è un monumento per tutti noi che proviamo a volare, ma cadiamo irrimediabilmente nella pozza d’acqua gelata che è la vita. Noi le vogliamo un bene che neanche al fattorino della pizza, ma non si può negare che le veline bionde siano più sfortunate di quelle more. C’è poi tutto l’Amici di Maria de Filippi prima di Marco Carta. Il cantante sardo è stato il primo (con Roberta Bonanno – l’amore della mia vita) ad avere un po’ di successo discografico e di rilevanza mediatica. Ma prima zero. Cioè, c’è stata gente che sicuramente ha fatto cose e guadagnato dindi, però prima non se ne parlava e nessuno se li filava. E voi? Quale categoria volete prendere sotto la vostra ala protettrice?
Tutte le cose finiscono e pure questo Just Pick One dedicato alla televisione è terminato. Avete gradito il post? As usual, funziona così: se è sì, fate l’occhiolino sulla rossa alla fermata Wagner e regalatemi del danaro; se invece la risposta è no, il silenzio rimane comunque l’alternativa più gradita.
Vi rivedrò presto. In un altro mese, con un altro clima e un altro tasso di umidità. Nel frattempo stay f.e.r.o.s.h. e, come sempre, vi abbraccio da lontano.