(contiene Justice League 34, Justice League Dark 34, Green Arrow 33-34)
di Geoff Johns, J.M. DeMatteis, Jeff Lemire, AA.VV.
9788868739454
9772280013001-50037
16,8×25,6, S, 84 pp, col.
€ 4,50
Justice League
Lex Luthor è membro della Justice League a tutti gli effetti. Opera sul campo assieme ai più grandi eroi della Terra ed ognuno di loro cerca di capire qualcosa di più dei veri scopi del miliardario.
Intanto Luthor, grazie alla Lexcorp, stringe accordi con le industrie Wayne e perfeziona i contratto di consulenza con Capitan Cold, come responsabile della sicurezza.
Nel mentre: Flash cerca di aiutare Power Ring a gestire il potere malvagio che l'ha investita.
Poche pagine. L'unico appunto che si può muovere a questa storia di Johns è che ci sono troppe poche pagine. Sarebbe bello sapere cosa succederà e come si muoveranno gli ingranaggi di questa storia, ma l'attesa è lunga. I disegni di Kolins ricordano il vecchio ciclo di avventure di Flash, scritto dallo stesso Johns, ma non mi piacciono del tutto. Forse è troppo fedele alla rappresentazione reale di pose ed atteggiamenti o, forse, non riesce a disegnarle come dovrebbero essere, tant'è che mote vignette paiono forza e spezzano il ritmo narrativo.
Justice League Dark
Deadman è vivo. Ha portato a Nanda Parbat il demone Pantheon, senza saperlo, ed adesso deve trovare un modo per risolvere il guaio in cui ha cacciato, inconsapevolmente, anche tutta la JLD.
Intanto i rapporti tra i membri del gruppo non riescono a migliorare ed il pomo della discordia è sempre John Constantine con il suo atteggiamento egoistico ed egocentrico.
Una storia semplice, di transizione, che ci fa scoprire qualcosa di più di Deadman, una narrazione delle origini dei personaggi che ultimamente si era un po' persa.
Disegni di Guinaldo in linea con le caratteristiche della serie anche se gli sfondi, ogni tanto paiono un po' troppo vuoti.
Freccia Verde è una continua illusione di ultimo numero. Ogni volta, nell'editoriale, ci dicono "qui si conclude", ma poi non è mai vero. Questa volta sì. Con una buona storia, finalmente fuori dalle logiche dei clan, meno dispersiva e vacua, dove i personaggi ritornano protagonisti, Sorrentino e Lemire chiudono il loro ciclo su Freccia Verde. Lasciano al prossimo autore qualche personaggio in più, lo stesso nemico con il quale avevano iniziato loro ed un ciclo abbastanza discutibile alle loro spalle.