Juve agli ottavi senza affanno: Trabzonspor inesistente

Creato il 28 febbraio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
feb 28, 2014    Scritto da Edoardo Schiesari    Calcio, Sport 0

Juve agli ottavi senza affanno: Trabzonspor inesistente

La sfida di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League tra il Trabzonspor e la Juve si è conclusa con vittoria dei bianconeri per 2-0. Stesso risultato, stessa partita, si potrebbe pensare: assolutamente no.

La Juve di giovedì scorso era una squadra stanca, imprecisa, che ha concesso troppi spazi ad un’avversaria battibile ed è riuscita ad agguantare il raddoppio solo in pieno recupero, grazie a Pogba e a un Tevez particolarmente combattivo. Ma le occasioni da goal erano state poche, i bianconeri si erano limitate a sfruttarle: i turchi erano stati sfortunati, meritavano di più, e un pareggio non sarebbe stato blasfemia. Questa sera, invece, si è vista la migliore prestazione bianconera a livello europeo degli ultimi due anni: l’avversario era abbordabile e sconfortato, è vero, ma non c’è stata proprio partita. Conte ha deciso di concedere fiducia alle riserve, anche in vista della sfida col Milan di Seedorf a San Siro prevista per domenica prossima, ed è stato ripagato: fuori i soliti Tevez, Llorente, Pirlo (in campo solo negli ultimi quindici minuti) e Lichtsteiner, dentro Marchisio, Peluso, Isla, Osvaldo e Giovinco. Resta invariata la difesa a tre con Bonucci Ogbonna e Caceres (scelta obbligata in vista dell’infortunio di Chiellini e di Barzagli ancora in fase di riassestamento), mentre tra i titolari il tecnico leccese schiera soltanto Vidal (diffidato domenica prossima) e Pogba: il francese resta in campo per la prima mezz’ora, ma quando arriva il raddoppio della Juve e la qualificazione è ormai pratica archiviata, è subito sostituito per Padoin.

Prestazione coralmente impeccabile da parte dei campioni d’Italia: controllo assoluto del campo, possesso palla quasi ininterrotto, con i padroni di casa incapaci di contrastare gli avversari per cercare di impostare una controffensiva. Le occasioni per arrivare al goal non si contano sulle dita delle mani, e il risultato finale sta molto stretto agli undici di Conte. Ad andare per primo a segno è Vidal, al 18’: uno due tra Giovinco e Osvaldo, la “Formica Atomica” sbaglia la conclusione a pochi passi dal portiere, ma ci pensa il cileno che con una fucilata spedisce il pallone sotto la traversa. A sancire il doppio vantaggio è Osvaldo: l’italo-argentino riesce a segnare al 33’, come all’andata, ma questa volta con un’incornata facile facile davanti alla linea di porta. Il merito è del compagno Giovinco, che lo ha servito con un cross perfetto in mezzo all’area, e Pablo non può che correre a ringraziarlo: tra i due sembra essere nata un’intesa speciale. La lista dei goal è terminata, ma non le occasioni: nei 90’, si sono visti due goal giustamente annullati per fuorigioco (uno di Osvaldo e l’altro di Peluso), un palo colpito da Isla, che ha disputato la sua miglior partita in assoluto con la divisa bianconera, un pallonetto e una conclusione a colpo sicuro di Giovinco (stasera affamato di gol) salvati in extremis dalla retroguardia turca, un salvataggio miracoloso del portiere Kivrak su un tiro di Padoin, e un’ottima parata su Marchisio. Ma più di tutte va ricordata una conclusione inguardabile di Federico Peluso sulla respinta dello stesso portiere su punizione dell’ex del Parma, al 78’: un errore che macchia una prestazione stranamente ammirevole del difensore romano. Gli errori malsani sono il suo marchio di fabbrica, avrà voluto evitare una crisi di identità. Per il resto la Juve del turn over di questa sera merita soltanto applausi: i turchi sono arrivati alla conclusione in poco più di un paio di occasioni, e soltanto nel finale di partita: l’unica fatica di questa sera per Buffon è stato non appisolarsi.

Qualificazione raggiunta con una partita dominata, grazie a una supremazia tecnica e uno strapotere fisico dei bianconeri. Per accedere ai quarti, la Juve dovrà battere la Fiorentina, in un derby tutto italiano: le converrà sfruttare ogni occasione, perché il divario tecnico sarà completamente ridimensionato. Ma questa non è la notte giusta per pensarci: ora testa al Milan.


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