Juve, bye-bye Roma….

Creato il 06 gennaio 2014 da Tuttocalcio @cmercato24h

C’è chi piange, c’è chi parla, e poi c’è chi agisce e chi reagisce.
C’è poi chi cerca sempre le solite scuse, e chi preferisce alle scuse i fatti, riconoscendo anche i propri limiti ed errori per poi sfruttarli per migliorarsi e crescere sempre di più. La differenza fra la Juventus e le avversarie si può trovare proprio in mezzo a queste parole.
Il non piangersi addosso, nemmeno dopo un cammino in Serie B combinato senza prove che sembrava averla distrutta ma invece l’ha riportata al vertice  più forte e arrabbiata di prima.
Il termine per definire la juve è proprio arrabbiata. Un termine che descrive una squadra che oltre ai campioni fa di questa sua caratteristica la sua arma vincente. E più la provocano, la irritano, più lei prende a pallonate gli avversari o meglio a cazzotti alla Bud Spencer, esponendo a brutte figure chi prima della partita si lamentava della non professionalità della vecchia signora, pur di non ammettere la loro impotenza tecnica.
E a questo proposito è stata emblematica la risposta di Gianluigi Buffon che di fronte alle polemiche si fa sempre dietro e cerca di non parlare, ma che quando lo fa non le manda certo a dire:certe chiacchiere da bar sono da sempre la scusa più banale di chi perde e non riesce ad ammettere le sue debolezze. Viceversa chi sa di avere delle debolezze sa anche che può sempre apprendere e crescere. Questo in sintesi il concetto estratto dalle parole del portierone bianconero. E in questo senso alla Juve va più che bene: meglio avversari arroganti, che nemici attenti e pronti a far tesoro delle lezioni subite.
E Totti e De Sanctis? Entrambi resosi protagonisti in negativo durante la settimana… Il primo è scomparso in tutti i sensi e dopo la partita non si è visto e ne sentito. Il secondo, al termine della partita, è ritornato ad affermare la sua tesi. Segno inconfutabile della sua frustrazione dopo l’ennesima sconfitta che va incontro il portiere ex Napoli contro la Vecchia Signora, che non lo ha reso di certo lucido.
Si fosse degnato almeno di spiegare il motivo di quella brutta gara, di quel gol di Vidal preso tra le gambe dove un portiere bravo non dovrebbe proprio far passare la palla. Nulla. Meglio parlare di sistemi e sistemini e leccarsi le ferite. Chissà se poi i tifosi romanisti continuano a credere a queste teorie senza fondo. O che non inizino a chiedere conto al portiere e ai compagni di questa sconfitta umiliante e di quei quattro pareggi consecutivi contro squadre nettamente inferiori.
Ed ecco un’altra volta la dimostrazione che nel calcio le parole non ti fanno vincere, ma è il campo che parla e che ieri sera allo Juventus Stadium ha parlato e ha ribadito la superiorità della vecchia signora sulla Roma: i giallorossi da tempo vengono dominati e umiliati a Torino, schiacciati e resi inferiori dalla personalità dei calciatori bianconeri. Ieri la Roma è andata a sbattere contro la Juventus iniziando la partita con qualche speranza ma poi perdendosi un bicchiere d’acqua dopo le prime difficoltà e rimanere in balia della juve per almeno un’ora e dando vita ad una partita giocata a nervi tesi, sfociata nel finale nella doppia espulsione di De Rossi e Castan, dovuta all’importanza della partita e alla conseguente impotenza davanti ad una Juve,si, possiamo dirlo, perfetta. Perfetta,cinica, attenta e anche bella in alcune giocate. Insomma, normale amministrazione per chi invece di esaltarsi continuerà ad allenarsi come nulla fosse in vista della difficile partita di Cagliari. Magari in attesa di nuove polemiche che non saranno prese mai e poi mai in considerazione!


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