Le decisioni finali poi erano ovviamente sue, ma a quei report il tecnico guardava con interesse: «Conte è uno molto attento ai particolari, uno che studia e si interessa di ogni aspetto - racconta Mirko Marcolini, 33 anni, ingegnere biomedico di Pesaro, inventore degli algoritmi - compresi i parametri fisici dei giocatori, pur non essendo il preparatore atletico». Dice chi gli lavorava accanto.
«L'individuazione dei movimenti ottimali è un problema di matematica applicata - spiega Marcolini - e la soluzione deve tener conto non solo degli aspetti fisici, come la posizione dei giocatori, ma anche di quelli tecnici e psicologici. Per esempio la decisione di lasciare smarcato un avversario non è necessariamente sbagliata se il giocatore in questione non è dotato in proprietà di palleggio e velocità». Consiglio di computer.