«Per giocare a pallone non occorre soltanto la tecnica - continua Del Neri - ma servono qualità come il cuore e la corsa. A Lecce non avevamo niente». Già, la corsa. Come se non bastassero i colpi di Mesbah e Bertolacci a mandare fuori orbita l'umore bianconero, ecco puntuale l'analisi di Marchisio ad aprire un nuovo fronte di discussione. «Dopo il loro vantaggio - spiega il centrocampista - abbiamo provato ad avanzare il baricentro, ma quando arrivi sempre secondo sul pallone vuol dire che gli altri corrono il doppio di te...»....«È come se non fossimo entrati in campo, almeno nel primo quarto d'ora. Non chiedetemi il motivo, non so cosa rispondervi: e pensare che sapevamo benissimo che il Lecce ci avrebbe colpito in contropiede», ammette un sincero Barzagli. La difesa bianconera ha ballato fin troppo, il centrocampo non l'ha protetta e ha lasciato al loro destino gli attaccanti. Verdetto? Se non cambia mentalità questa truppa non arriva al traguardo.