Durissime le parole del numero uno gialloblù contro un quotidiano locale ed un giornalista non meglio specificati, rei secondo il presidente delle “vespe” di aver infangato più volte il buon nome della società e l’ottimo lavoro sin qui svolto della squadra tramite attacchi gratuiti e articoli senza alcun fondamento di verità.
Questo il lungo comunicato, scritto di suo pugno, con cui Manniello fa chiarezza sulla questione:
“Credevo di essere stato chiaro in precedenza, ma evidentemente, come si suol dire, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! Adesso basta! Dopo una serie di articoli pubblicati anche durante questa stagione calcistica (che non vale la pena nemmeno elencare vista la pochezza dei contenuti) e dopo tanti silenzi da parte nostra visto lo stile che ci ha da sempre contraddistinto, da parte del sottoscritto e di conseguenza della S.S. Juve Stabia, posso affermare che la misura è ormai più che colma. Il “solito” quotidiano locale continua periodicamente a denigrare la S.S. Juve Stabia con attacchi nauseanti per la bassezza morale sia dell’ideatore che dell’autore degli articoli. Nella giornata di ieri, sulle colonne del suddetto quotidiano è apparso un articolo con il quale si annunciava un imminente incontro da parte di una delegazione della tifoseria stabiese con il tecnico della Juve Stabia, Giuseppe Pancaro, per capire il perché dei risultati poco positivi della squadra (che ricordiamo è attualmente terza in classifica). Di quest’incontro non c’è stata traccia. Anzi, non solo l’incontro non è avvenuto, perché in realtà non è stato mai richiesto dai tifosi, ma addirittura seguendo un cliché ben definito, il bravo autore, che da sempre si professa paladino della giustizia e dalla parte dei lettori in quanto professionista del mestiere e quindi dotato di deontologia da far invidia, nella giornata odierna non ha neanche minimamente accennato a questo suo ennesimo buco nell’acqua. Sul solito “quotidiano locale”, invece, quest’ oggi il bravo autore, nonché professionista, autoproclamatosi come il vero tifoso delle vespe, ha voluto esagerare. Parafrasando lo storico quiz televisivo del passato, invece di lasciare ha raddoppiato! E’ stato semplice, per un tipo come lui, dimenticare di essere la voce dei lettori. Nessuna spiegazione sul mai avvenuto e tanto pubblicizzato incontro “Pancaro – Tifosi”, meglio spostare l’attenzione, meglio gettare fango contro il dirigente della Juve Stabia, signor Giulio Vuolo Zurlo, accusando lo stesso e la società Juve Stabia di dilettantismo per la vicenda del fischio finale anticipato da parte dell’arbitro dell’incontro Juve Stabia-Martina Franca disputatosi domenica scorsa al Romeo Menti. Il bravo autore, nonché professionista, che si atteggia ad essere la voce dei cittadini e dei lettori, doveva quanto meno tener conto anche e soprattutto del comunicato diffuso dal nostro ufficio stampa nella serata di ieri, nel quale veniva riportato il pensiero della società. Questo comunicato, invece, è stato artatamente ignorato. Meglio screditare la società ed il signor Giulio Vuolo Zurlo, persona dalle indubbie qualità morali. È lecito, dunque, pormi una domanda: Come faccio a non pensare che al giornalista e/o alla linea editoriale del giornale interessasse solo gettare fango gratuitamente, senza dare spazio alla replica della società direttamente coinvolta? Questione di stile, evidentemente. Invece di denigrare, il preciso professionista, nonché tifoso, nonché autore di tanti “scoop memorabili” (!), poteva porsi una domanda che ogni mente pensante avrebbe formulato: ma che vantaggio avrebbe avuto la S.S. Juve Stabia nel comunicare un tempo di recupero diverso rispetto a quello assegnato dal direttore di gara, se poi è lo stesso ad avere il fischietto per decretare la fine delle ostilità? Forse si chiedeva troppo a questo preciso e deontologicamente perfetto cronista! Meglio approfittare della situazione artatamente messa in essere, per togliersi qualche sassolino dalla scarpa e ritornare ad infangare anche il capo ufficio stampa della Juve Stabia su una vicenda riguardante la gara contro il Savoia dello scorso 30 novembre. Evidentemente, però, esistono due pesi e due misure: si è moralisti nel censurare il comportamento del dott. Naclerio, addetto stampa della nostra società, mentre non lo si è sull’esultanza avvenuta al termine di un derby che ha visto protagonisti calciatori e dirigenti di una squadra le cui sorti, per evidenti motivi di opportunità, sono “molto a cuore” al quotidiano in questione. Tutto d’un tratto la deontologia e la moralità sono andate a farsi friggere. A pensar male si fa peccato, ma spesso…
Infine, al preciso e puntuale professionista, vorrei rinfrescare la memoria: 1. nessun nostro dirigente ha mai presieduto società dilettantistiche, 2. Non mi risulta esserci alcuno stato confusionale, visto che al momento i risultati raggiunti dalla squadra, allenata egregiamente dal signor Giuseppe Pancaro, vanno al di là degli obiettivi prefissati ad inizio stagione.
La S.S. Juve Stabia chiede l’intervento dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e della sezione napoletana e nazionale dell’Unione Stampa sportiva italiana affinché termini questa subdola campagna denigratoria nei confronti della nostra squadra, messa in piedi evidentemente per favorire solo qualche altra compagine avversaria”.
Fonte: Ufficio Stampa S. S. Juve Stabia