«Io, il gruppo dirigente e lo staff tecnico formiamo un gruppo unito e coeso. Non c’è nessuna idea di rifondazione. Siamo appena a metà del lavoro da fare, se l’anno prossimo a questo momento saremo nella stessa situazione, vorrà dire che avremo un problema. Sapevamo che avremmo avuto una situazione delicata e che avremmo dovuto ridare a tutti la giusta mentalità da Juventus»...«Mancano 12 partite, dobbiamo avere la mentalità per cercare di vincerle tutte. Questa squadra ha saputo battere Inter, Milan e Lazio, contro la Roma ha pareggiato dopo una gara bizzarra. Purtroppo la stessa mentalità non l’abbiamo sempre vista contro le squadre “meno grandi”. Bisognerà ritrovarla anche in queste partite»....«Del Piero è sempre il benvenuto. La situazione di Marchisio è diversa perché ha più di un anno di contratto. Lui ha qualità eccellenti, è uno juventino vero, un giocatore che sente le partite e soffre. Sa cosa vuol dire rappresentare la maglia della Juventus, avere 12 milioni di tifosi che ti seguono, andare a giocare a Lecce e avere una curva intera che tifa per te e camminare in ogni strada di ogni provincia italiana e sapere di avere dietro questo affetto».
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