Pagata la poca esperienza...:
«Un anno di esperienza in più che avevano gli altri. Abbiamo pagato duramente questo impatto iniziale, con tanti cambiamenti, però adesso la squadra ha una sua identità di gioco, con un calcio giusto e razionale. Possiamo competere con tutti, cambiando anche gli interpreti, per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati all’inizio dell’anno».
I giovani:
«Abbiamo lanciato dei giovani, con lo spirito giusto, che hanno onorato sicuramente questo finale. Secondo me meritavamo qualcosa in più per come abbiamo giocato. Abbiamo preso un gol strano, però tutto sommato siamo contenti perchè la loro era una squadra molto motivata, molto fisica e abbiamo tenuto molto bene».
Adesso aspettiamo il Chievo:
«Ora è tutto fondamentale. Per la Juve è la diciassettesima partita fondamentale, come lo saranno la diciottesima, la diciannovesima e la ventesima. Per la Juve si è detto dall'inizio che le partite erano fondamentali. Per adesso stanno riuscendo bene e speriamo che continuino a dire che sono fondamentali così siamo carichi. Ogni domenica si deve dimostrare che siamo la Juve.Oggi comunque affrontavamo il Manchester City. Le qualità degli avversari bisogna anche metterle in conto e non scordiamocela mai. Abbiamo cercato di contenerli bene e potevamo vincere. Non ho visto particolari cali di tensione. Devo elogiare i miei ragazzi, che in una partita che non contava tanto hanno giocato sempre con la giusta concentrazione, essendo sempre all’altezza in tutta la gara. La Juventus ha un carattere importante che la porterà lontano».