L’approccio iniziale alla gara valida per l’Europa è uno dei problemi di mister Conte. L’hanno scorso nella sfida contro il Bayer Monaco Alaba segnò al 1′ minuto, esattamente come la prima di Champions di quest’anno contro il Copenaghen con il gol di Jorgensen al 14′. Dunque è una questione di mentalità e di sicurezza dei propri mezzi. La Juventus di Conte in Europa deve ancora crescere senza togliere i meriti per essere stati gli unici italiani ad arrivare in semifinale di Coppa.
Un altro errore è stato Mirko Vucinic, tutti sappiamo che alcune scelte sono forzate causa doppio impegno settimanale dato l’obiettivo principale che è vincere il terzo scudetto, ma schierare un giocatore che non rientra più nel progetto Conte e che sa’ di essere ceduto nella prossima sessione di mercato, mi sembra un po’ un azzardo. Al suo fianco c’era Tevez, tornato al gol dopo 5 anni, a disposizione c’era Llorente..
Il 3-5-2, modulo poco europeo. Un altro dilemma è quello del modulo adottato per l’Europa. Sempre il 3-5-2 dove in più occasioni è stato palese quanto non possa funzionare in Europa. Palese è anche il fatto che nell’ultimo decennio hanno vinto tutte squadre con una difesa a quattro. Il cambio di modulo, almeno per l’Europa, è fondamentale, quindi la Juventus dovrà cercare i giocatori giusti sul mercato per il nuovo modulo.
Infine le sostituzioni. Sulla panchina del Benfica Jorge Jesus è stato bravissimo a fare due cambi. In primis ha inserito Lima, autore del gol del 2-1, e Cavaleiro anche lui decisivo nel finale di gara. Tra le fila bianconere invece, Mirko Vucinic in debito di ossigeno avrebbe dovuto lasciare il campo ben prima del 65′ minuto. E’ vero che alcune squadre fanno uscire Cristiano Ronaldo ed entra Bale, altre che esce Vucinic ed entra Giovinco, ma questo è un discorso di cui l’allenatore non ha colpe.
Poi, è anche vero che ci sono squadre nelle quali esce Cristiano Rnaldo ed entra Bale, e altre in cui esce Vucinic ed entra Giovinco, ma questo è un altro discorso, che non riguarda l’allenatore.