Finisce 5-1 per i grandi, anche se nella ripresa era una mista primavera-prima squadra. Primo tempo che si chiude sul 2-0 per i titolari: in rete Martinez e Diego ( dato per partente ) con un destro a girare che si piazza sotto il sette per il 2-0.
Nella ripresa accorciano subito i baby con l'intesa Montesi-Bianconi e il secondo beffa Manninger in uscita. Dal 2-1 al 5-1 grazie a Motta, che riscatta qualche incertezza difensiva con un colpo sotto per il 3-1.
Poi entra in scena il giovane centavanti Libertazzi che prima segna da opportunista il 4-1, poi si prende tutti gli applausi finali per la rete che chiude i giochi: un gol davvero pazzesco di Libertazzi. Invasione di campo di bambini e moltissimi assediano proprio il numero 24 autore di una doppietta.
LEGROTTAGLIE - «Siamo ancora all'inizio e vogliamo toglierci delle soddisfazioni ma arriveranno alla fine, stiamo lavorando per quello. Krasic? Ho detto al mister che mi ricordava me con le meches. Adesso deve ambientarsi e cominciare a capire la lingua ma col tempo sarà già più esperto».
SISSOKO - «Lo Sturm ha dimostrato di essere pericoloso e noi dobbiamo essere pronti. La paura ereditata dall'anno scorso? Noi siamo professionisti e dobbiamo essere pronti per ogni gara e se la gente è più vicina, per noi è più facile. L'obiettivo è tornare in Champions League».
JUVENTUS A-JUVENTUS B 5-1 (2-0)
RETI: 20’ pt Martinez, 29’ pt Diego, 2’ st Bianconi, 10’ st Motta, 35’ st e 45’ st Libertazzi.
JUVENTUS A: Storari (1’ st Manninger); Grygera (1’ st Motta), Bonucci (1’ st Legrottaglie), Ferrero, Belfasti; Martinez (1’ st Spinazzola), Sissoko (1’ st Buchel), Felipe Melo (1’ st Marchisio), Lanzafame (1’ st Giandonato); Diego (1’ st Libertazzi), Del Piero (1’ st Giannetti). All. Del Neri.
JUVENTUS B: Costantino, Romano, Liviero, Schiavone, Garcia, Esposito, De Silvestro, Ilari, Bianconi, Margiotta, Boniperti. A disposizione (entrati nella ripresa): Bonassi, Kirev, Carfora, Garrone, Montesi, Carta, Ruggiero,. All. Bucaro.
ARBITRO: Ludovico Ruffinengo (assistenti Andrea Atzori e Filippo Perron).