LA SICUREZZA - Successivamente al vertice di ieri, cui ne seguiranno altri secondo un calendario scadenzato, si comincerà a muovere ufficialmente la macchina della sicurezza. Certo, certamente da 48 ore il confronto telefonico tra il segretario dell’Osservatorio Massucci, il questore della Capitale Tagliente e il direttore generale della Lega Calcio Brunelli è già iniziato. Ma secondo una linea anche questa piuttosto chiara da un po’, l’organizzazione dell’ordine pubblico chiede ai club coinvolti una loro centralità nell’organizzazione. Napoli-Juve sulla carta è considerata per l’ordine pubblico una partita ad alto rischio: anche per i rapporti tesi tra le due tifoserie e tra quella del Napoli e quella romanista. Perché nella valutazione di ogni aspetto conterà, non poco, quello ambientale e le possibili ripercussioni delicate extra evento in sé per sé. Trapelano cifre impegnative dalle prime indiscrezioni: l’attesa è che attorno all’area stadio si concentrino oltre centomila persone e il rischio è che non tutte (eufemismo: parecchie?) possano essere senza biglietto. Ecco perché l’Osservatorio e il Casms già dalle prossime ore (per l’esattezza tra martedì e mercoledì prossimi) potrebbero chiedere regole precise per la diffusione dei biglietti e la massima divulgazione delle informazioni alle due tifoserie. Per il resto spetterà alla Questura creare il sistema di accoglienza individuando i consueti parcheggi di scambio (un paio per ciascuna delle tifoserie): tenendo conto che l’arrivo in macchina sarà massiccio soprattutto da Napoli. Insomma, Napoli-Juve è già iniziata: due mesi prima, fuori dal campo. Perché in campo e intorno sia una festa, al di là di chi poi alzerà quella Coppa.
Fonte: Corriere dello Sport