La Nigeria, uno dei paesi più popolosi dell’Africa, è cosa nota che presenta caratteristiche territoriali ( e non solo) molto differenti tra nord e sud.
La differenza consiste in un tenore di vita legato a un certo benessere economico che al sud c’è a causa del petrolio e delle multinazionali che, comunque, garantiscono possibilità di lavoro (per quanto modestissime) anche alla gente del luogo.
La parte settentrionale e centrale, invece, rimane decisamente più povera sia per le caratteristiche geo-morfologiche del territorio che per i disordini interni,frutto di un malessere ad ampio spettro, alimentato anche dalla presenza di Boko Haram, un movimento politico musulmano fondamentalista,contrario ad ogni forma di occidentalizzazione, che mette in piedi, per quelle che sono le sue rivendicazioni , quasi di continuo, attentati.
E semina in questo modo , quasi dappertutto, disordini e morte.
In realtà il sud della Nigeria include parecchie presenze cristiane,a cominciare dall’attuale Presidente che, proprio per questo malessere in espansione, non raccoglie più negli ultimi tempi molte simpatie.
Il nord è ,di nome e di fatto, musulmano.
Il recente aumento generalizzato dei prezzi al consumo, poi, ha complicato ulteriormente le cose e sta generando insofferenza, rabbia e quant’altro può accadere in situazioni di tensione non facilmente controllabili.
E preoccupazioni ci sono proprio in queste ore, e particolarmente a nord della Nigeria, per la festa dell’Eid al Adha, ricorrenza religiosa islamica, nota anche come festa del Sacrificio, che ricorda l’episodio biblico del sacrificio di Abramo.
I prezzi della carne di montone, infatti, sono schizzati alle stelle, per cui il piatto “forte” della festa non è accessibile più a tutte le tasche e non potrà essere presente su tutte le mense.
E, nonostante la Nigeria sia un paese produttore di petrolio, la benzina per i continui rincari ha scoraggiato, e ancora scoraggia, i commercianti a recarsi a fare acquisti di montoni dagli allevatori dei Paesi confinanti.
Accade così che, al mercato interno di Kaduna e delle altre città della Nigeria settentrionale, un montone, quando c’è, arrivi a costare anche 60 mila naira contro le 35 mila dello scorso anno.
Per quanto il Governo abbia dichiarato festa nazionale i due giorni dell’Eid al Adha e l’invito sia quello di conservare un clima pacifico, timori certo non mancano.
E non sono per niente infondati, specie se si considera l’importanza che la cultura islamica riserva a quelle che considera le festività principali della propria tradizione religiosa.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)