Fu stagione strana per la serie B quella: la Fiorentina che l’anno prima era ripartita dopo il fallimento dalla C2 fu ammessa d’ufficio per meriti sportivi, tra blocco delle retrocessioni e scandali vari ai nastri di partenza si contarono 24 squadre. Di fronte alle proteste e allo sciopero di alcune squadre si arrivò a garantire ben cinque promozioni dirette e il playout al quale si riferisce Kalac.
Pronte sono arrivate le risposte da Firenze; Emiliano Mondonico, allora tecnico dei viola, ricorda “Il Perugia fu messo in difficoltà tatticamente. Si erano allenati molto sulle palle alte per contrastare Riganò. Fantini li ha messi in difficoltà e poi con Scaglia e Camorani a destra ed a sinistra che rientravano per tirare in porta furono messi ancora più sotto sul piano tattico. Altro elemento chiave fu la presenza di Fontana davanti alla difesa. Nella gara di ritorno, sul risultato di 1-0 Fantini fu espulso, inoltre per rosso diretto. Quindi non mi sembra che si possa parlare di gara combinata”. Cade dalle nuvole Daniele Delli Carri, ora direttore sportivo del Pescara e all’epoca dei fatti giocatore della Fiorentina, “A Perugia ero in tribuna ma meritammo di vincere. In casa andammo più in difficoltà, loro forse soffrirono il fermo del campionato. Le affermazioni del portiere australiano sono un po’ avventate. Lui ha parlato dell’arbitro, allora mi chiedo come mai espulse Fantini se voleva farci vincere. Comunque nessuno di quella squadra è mai stato indagato per aver “condizionato” una partita. La Fiorentina ha una grande società, è normale che ci siano stati anni meno belli, ma ci può stare. C’era una voglia matta di riportare Firenze in A”.