Kali̱méééééra Sivota

Creato il 22 agosto 2011 da Farnocchia

Citando (e modificando) una frase ormai entrata a far parte della storia del cinema, informo la gentile clientela che ho disfatto le valigie (che poi non capisco perchè a buttare dentro l’armadio ci metto un secondo, mentre per disfarle ci passo una mattinata..bha), ripreso in mano i libri, iniziato a sbuffare per l’afa romana e preparato per voi un breve ma efficace riassunto sulla sua estate Greca on the road.

[NB: dato che parlare di una vacanza senza far vedere nemmeno una foto potrebbe far pensare che la sottoscritta si sia inventata tutto in un momento di sballo da sostanze stupefacenti (di cui, vorrei precisare, non faccio uso) vi ho preparato una piccolo illustrazione del mio viaggio QUI, giusto per starmi dietro nel racconto]

2 Agosto

Arrivo al porto di Brindisi dove la sottoscritta ed il povero Secchione si imbarcano in una nave dagli interni vagamente simili ad un aereo ed inzeppata di bambini urlanti, madri imbecilli e poltrone scomode. Dopo ben 8ore di viaggio, di cui 2 di ritardo (ma si sa, di venere e di marte non ci si sposa e non si parte!) e la certezza che non farò figli per i prossimi 10 anni, arriviamo al porto di Egoumenitza per poi dirigerci, attraverso stradine buie e distrutte (le nostre strade statali a confronto sono autostrade), a Sivota, piccolo paesino di mare abitato da persone davvero cortesi e disponibili. Dimenticavo di dirvi che siamo arrivati a  mezzanotte, quindi l’unica attività fatta in terra greca quel giorno è stata quella di svenire sul letto!

3 Agosto

Dopo esserci ripresi con un abbondante colazione offerta da Stelios, il proprietario del residence (un angolo di paradiso sempre pulito e a prezzi stracciati) dove alloggiavamo, abbiamo iniziato la prima giornata da turisti/vacanzieri. Armati di ombrellone, teli, borsa frigo e tanta pazienza siamo partiti alla scoperta del mare greco. Spiaggia: MEGA AMMOS, acqua fredda  e spiaggia non molto grande (come il 90% delle spiagge che abbiamo visitato) ma un mare dai colori indescrivibili. Giusto il tempo di tornare a”casa”per una doccia e via verso il porto di Sivota dove c’era l’imbarazzo della scelta di locali, negozi e ristoranti; noi abbiam optato per “taverna Ostria”, suggerita dal mitico Stelios, dove per 35euro abbiamo mangiato un’insalata di patate squisita (non h fatto in tempo a fotografarla che il Secchione l’aveva già nello stomaco), bocconcini di formaggio, polpo e pollo alla griglia e yogurt greco con miele (dolce banale ma non potete capire che bontà!!).

4 Agosto

Dopo aver litigato con la sveglia ci siamo muniti di scarpe/ciabatte chiuse/oggetti non ben definito per camminare in acqua e non fracassarti i piedi  per andare nel fiume Acheronte! Giornata da dimenticare per il Secchione che è entrato nel club dei dannati danteschi a causa della temperatura agghiacciante dell’acqua che gli impediva di continuare il percorso (ma dopo aver toccato la sua virilità si è rimesso in piedi ed ha sofferto in silenzio insieme alla sottoscritta…e ne valeva la pena). Nel pomeriggio ci siamo buttati sulla prima spiaggia che abbiamo incontrato lungo il ritorno a casa, per poi concludere con una cenetta a lume di candela e filmetto sulla seconda ragazza del Secchione, il suo cellulare!!! -.-

Dimenticavo..per arrivare all’Acheronte ci siamo ritrovati in strade assurde abbandonate da dio, compreso un campo di grano dove il getto dell’irroratore puntava dritto drito dentro il finestrino della nostra macchina, sul mio lato..ergo DOCCIA COMPLETA!

5 Agosto

Altro viaggio in auto, ma altra meraviglia: la spiaggia di Karavostasi. Se lungo il tragitto pensate di aver sbagliato strada, dato che il 99% del viaggio è tra boschi e montagne, fidatevi, state andando bene!! La spiaggia è totalmente differente da quelle che puoi trovare intorno: enorme e con sabbia bianca (mentre le altre sono piccine con ciottoli) e devo dire che l’acqua era piuttosto caldina rispetto le altre. Dopo aver passato la giornata a mollo, tra un panino ed una dormita (che fatica sta vacanza), siamo tornati a Sivota per un giro tra i negozi ed una cenetta a base di tzatziki, feta alla griglia, suolaki (ovvero un mega spiedino di carne che potrebbe sfamare tutta l’Africa), patate in tutti i modi e filetto di vitello pagando in tutto 23 euro!

6 Agosto

Giornata divisa in due momenti: il primo ci ha portato nella spiaggia di Mikri Ammos, angolo di paradiso incastonato nella roccia dove abbiamo sfogato la nostra voglia di far foto artistiche (compresa la parodia di questi due tipi per niente belli) e riso (prima, poi è subentrato l’odio)  riguardo il senso di appiccicume che hanno i greci; se c’è una spiaggia vuota sta tranquilla che il primo greco che arrivati si piazza a 3 centimetri dal tuo ombrellone.. altro che Ostia!  La seconda parte della giornata l’abbiamo trascorsa a fare i turisti per le vie di Parga, un villaggio di pescatori che si affaccia su una bellissima baia e ormai ritrovo di molti turisti; lì respiri davvero l’aria greca, con le tipiche abitazioni, vecchie e pescatori folkloristici, senza nulla togliere ai mille negozi di pellame dove puoi trovare accessori di marca a prezzi stracciati!! La cena ci è costata 6 euro per una coca-cola, una bottiglietta d’acqua e due pita-gyros , una di quelle schifezze gastronomiche da provare almeno una volta ella vita!

7 Agosto

Giornata di totale relax sulla spiaggia di Agia Paraskevi, soprannominata “la spiaggia dell’isoletta” per l’isola scenografica che vi era davanti (dove non abbiamo avuto il coraggio di arrivare a nuoto!). Acqua di mille tonalità del turchese, calda e limpida… peccato per i soliti ammucchiatori di ombrelloni che si solo letteralmente attaccati al nostro povero ombrellone con 3 dei loro ma purtroppo non sapevo come mandarli a fanculo i greco (che lingua incomprensibile ragazzi). A cena siamo andati sopra la spiaggia, con vista sull’isola, al ristorante “Kastagnà” dove abbiamo mangiato per 46euro totali: moussaka, peperoni ripieni con feta, calamari e gamberoni alla brace, dolce con miele e sciroppo e non so quanta acqua!!

8 Agosto

Rinominato “il giorno dell’ammazzata”. Sveglia alle 8 e 100km di viaggio per vedere una delle 10 spiagge più belle del mondo, situata sull’isola di Lefkada. purtroppo il Secchione non ce l’ha fatta ad arrivare fino in fondo (dopo tutta quella strada quando gli ho detto che dovevamo andare alla punta più a sud dell’isola voleva menarmi..ahahah) così ci siamo fermata in una mega spiaggia che era mille volte meglio della Sardegna, quindi possiamo accontentarci. Lefkada (o Leucade) è un’isola bellissima che dovrebbe essere girata con molta calma (circa una settimana), noi però abbiamo fatto del nostro meglio dato che ci siamo fatti un giro anche nella città omonima. L’ho promesso a mamma, che anni fa rinunciò alla sua vacanza lì per il bene dell’azienda dove lavorava (stessa azienda che qualche anno fa l’ha licenziata) quindi è stata una doppia gioia nuotare in quell’acqua così…perfetta! Non c’è bisogno che vi dica che la sera abbiamo mangiato a casa, dove siamo svenuti dal sonno dopo mezz’ora, giusto?

9 Agosto

Giornata libera che abbiamo sfruttato  per tornare all’isoletta, stavolta muniti di teli grandi ed ingombranti (nessuno ha provato ad avvicinarsi!), e per cercare di eliminare più cibo possibile dal frigo..

10 Agosto

Il giorno della partenza l’abbiamo passato al mare a goderci fino all’ultimo secondo di vacanza..e se avessi saputo subito che il traghetto che avremmo dovuto prendere alle 22 era stato soppresso (e ciò ci ha portato ad essere sballottolati per tutto il porto per capire come cavolo tornare a Roma) me ne   sarei rimasta al mare fino al giorno dopo!

Insomma, traghetti mal organizzati, greci ammucchioni che vanno 2 ore al mare,  non fanno la raccolta differenziata/non mettono il casco ed hanno solo macchinoni costosissimi e la benzina costa un botto… ma una volta che butti l’occhio sul mare fidatevi che tutti questi difetti verranno annullati in un secondo!

Allora.. preso appunti?


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