Kampala (Uganda) / Spariti i denari degli aiuti allo sviluppo /Dublino blocca ulteriori versamenti

Paesi come l’Irlanda ma anche Svezia, Norvegia, Danimarca e Gran Bretagna e altri ancora (mi vengono in mente, ad esempio, anche Austria e Olanda), quando tramite agenzie umanitarie dei loro paesi forniscono aiuti in denaro ai PVS,  è prassi che domandino poi il resoconto finanziario delle spese e chiedano di poter verificare, con i  loro tecnici, il progetto in fase di graduale avanzamento.

In fondo è una semplice questione di serietà.

E’ accaduto di recente ,invece, che una somma di denaro offerta dall’Irlanda per progetti di sviluppo nel nord dell’Uganda e, in particolare nella Karamoja,regione molto travagliata, sia sparita senza che nulla del preventivato fosse stato mai realizzato e che il Governo ugandese al “redde rationem” non sia stato in condizione di dare, nell’immediato, plausibili spiegazioni a Dublino.

Così  esso si trova adesso nel gravoso imbarazzo di dovere restituire quattro milioni di euro, che pare siano stati sottratti, da una mano lesta e nascostamente, dall’ufficio del primo ministro.

Lo stesso primo ministro, pertanto,data la risonanza dello scandalo sui “media”, è stato costretto ufficialmente a scusarsi dinanzi alle  telecamere delle tv nazionali, dicendo di essere all’oscuro della cosa e di non avere mai ricevuto denaro irlandese.

Dopo queste dichiarazioni è comunque scattata un’inchiesta, che ha individuato almeno due colpevoli tra i funzionari della stessa presidenza del consiglio e altre persone complici in numero di diciassette.

Si spera solo che la rapidità, con cui è partita l’inchiesta e si siano individuati i responsabili, non sia la solita modalità di pesca nel mucchio, pur di avere salva la faccia da parte del governo africano.

Sta di fatto che l’Irlanda ha sospeso il versamento di altri sedici milioni di euro già stanziati e chi aveva necessità di beneficiare degli aiuti non avrà nulla.

La motivazione degli aiuti nel nord era strettamente legata, inoltre, ai disastri messi in atto dagli attacchi dei guerriglieri dell’Esercito di resistenza del Signore (Lra), che uccidono e devastano, lì dove arrivano, senza alcuna pietà.

Peggio dei feroci Unni, di storica memoria, nella nostra Europa delle invasioni barbariche.

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)