La pratica si svolge all'aperto o, in alternativa, all'interno di un Dojo con le finestre spalancate, in modo da poter percepire il rigido clima invernale. Si è soliti praticare il Kangeiko nell'ottica di un buon auspicio per l'anno di pratica del karate, così, approfittare dell'energia racchiusa nella natura, in sintonia con chi pratica assieme a noi.
Stamattina il nostro Sensei ci ha comunicato la possibilità di praticare il Kangeiko presso un altro Dojo: cinque giorni di pratica all'inizio di febbraio, al gelo (!), dalle sei alle sette di mattina (!!), in un quartiere abbastanza sperduto della Capitale (!!!). Inutile dire che l'idea mi stuzzica particolarmente. Bisogna solo vedere come sopravvivrei all'esperienza e, soprattutto, che benefici ne trarrebbe la (sic!/sigh!) stesura della mia tesi di laurea. Vi terrò aggiornati...:)
Pulchra vobis
LuciusDay