Cagliari. Il Karel Music Expo 2014 riprende da dove aveva interrotto con Bianco lo scorso anno.
Le due serate (la terza è saltata a causa del maltempo che ha reso inagibile il Teatro Civico di Castello), che hanno dato l’avvio a uno degli eventi più importanti che si son tenuti nell’isola, hanno visto avvicendarsi sui due spazi preposti (main stage e acoustic stage) artisti e gruppi che cavalcano diversi generi anche assai distanti tra loro fornendo un istantanea di ciò che si muove nel panorama musicale odierno alternandolo con altri che in passato hanno dato un enorme contributo alla sua evoluzione ( The Orb su tutti).
2 Ottobre 2014
Nicola Manzan, in arte Bologna Violenta, sguinzaglia brevi schegge impazzite di grindcore sotto un sentiero di basi e suoni electro. Il pubblico è travolto da un suono aggressivo alternato a parti classiche e sinfoniche, intermezzi con estratti da dialoghi di provenienza cinematografica e video espliciti per ogni brano (come non ricordare quello estratto dal film “Mondo Cane” sul rito dei vattienti di Nocera Terinese). I pezzi degli album precedenti sono eseguiti in ordine cronologico dal polistrumentista trevigiano per poi arrivare a quelli estratti dall’ultimo disco “Uno Bianca”.
Intanto, nel main stage, comincia l’esibizione di Maria Antonietta, accompagnata da musicisti capaci di assecondare le sue fantasie vocali. La delicatezza della minuta cantante si scontra con la voce che da fragile e disarmante si carica di forza trasmettendo una piacevole energia.
L’ultimo album “Sassi” è uscito nei primi mesi del 2014 per La Tempesta Dischi.
All’acoustic stage è tempo di assistere al rock blues acustico di Duke Garwood.
L’artista vanta la recente collaborazione con Mark Lanegan per il disco “Bluck Pudding”, uscito lo scorso anno e porta avanti il suo progetto solista da circa dieci anni. In questa dimensione Il bluesman britannico propone un suono carico di tensione nonostante le trame acustiche vorrebbero alleggerirne il peso.
Un rapido cambio palco ci riporta al main stage pronti per assistere all’esibizione dei Bud Spencer Blues Explosion. Il carico di groove che sommerge i presenti in sala è fatto di una miscela esplosiva tra Blues e Rock alternativo saltato fuori direttamente dagli anni 90. Brani dal tiro deciso come Duel, si confrontano con cazzotti in pieno volto sullo stile di Più del Minimo durante il set, con qualche breve intermezzo dal sapore traditional blues da parte del chitarrista/cantante Adriano Viterbini.
3 Ottobre 2014
Brani, che prendono spunto dalla lezione di artisti come Ben Harper e Jack Johnson, scivolano piacevolmente durante il tempo a disposizione del cantante chitarrista che termina l’esibizione con una personale reinterpretazione di Closer dei Nine Inch Nails.
Sul main stage arrivano i Fluon di Andy, membro storico dei Bluvertigo, nuovo progetto per il quale si avvale della collaborazione di Luca Urbani (ex cantante dei Soerba).
La performance, imperniata di sonorità rock ed elettroniche di marcata influenza new wave ottantiana (qualcuno direbbe i New Order tra le influenze del gruppo), si affianca al bagaglio di esperienze accumulate con le passate formazioni.
Nell’ acoustic stage Perry Frank elabora con la chitarra melodie psichedeliche condendole con suoni di marcata influenza ambient tramite pedali ed effetti. L’artista sardo, alla seconda esibizione nel cast del KME, si conferma versatile e abile nell’utilizzo dei propri mezzi.
Il gran finale spetta ai The Orb Sound System. Il duo britannico infiamma il pubblico con sonorità che negli anni novanta portarono innovazione nei territori della musica elettronica. Il leader Alex Paterson, in compagnia del socio Fil Le Gonidec, amalgama suoni di derivazione ambient house con trip psichedelici e trame dub condite da ritmi che sfociano in coordinate drum and bass.
A far da sfondo ai suoni ci sono immagini e video surreali alle spalle del duo. Il main stage si trasforma in una sorta di sala da ballo con diverse persone tra il pubblico a farsi trasportare animatamente dal Sound System.
Written by Emiliano Cocco