Karen d'Irlanda

Creato il 30 novembre 2014 da Paolomattia

Rassegna fotografica dedicata al libro che non c'è :

 Karen d'Irlanda di Mimmo Corvetto (foto di Emilio Aru)

locandina Karen d'Irlanda


Cosimo (Mimmo) Corvetto

(Dalla introduzione di Paolo Maccioni)Cari soci ed amici giovedì sera vi parleremo di un libro che non c’è (ancora) quello di Cosimo (Mimmo) Corvetto intitolato Karen d’Irlanda. Il titolo della locandina “Sogni di carta” ci è stato suggerito dall’insegna di un negozio che da un anno esiste nel centro antico di Quartu, proprio alle spalle della monumentale chiesa di Sant’Elena. In questi locali si trovano libri per bambini e ragazzi, giocattoli , cartoleria apposita per quell’età e altri articoli destinati alla prima giovinezza. Il suo animatore è un giovane che abbiamo avuto modo di conoscere recentemente qui da noi Davide Mercurio. Egli organizza incontri anche per grandi, propone serate in cui si insegna ai piccoli a lavorare di mano, a costruire materialmente un libro ma anche a preparare  torte e dolci.  A questo intraprendente imprenditore abbiano chiesto in prestito il nome del suo esercizio pensando che anche noi, nella serata di giovedì contribuiamo in qualche modo alla realizzazione di un sogno.  L’argomento del libro che non c’è è quello del medioevo irlandese, dei suoi castelli e dei suoi re, dei suoi boschi magici e dei tornei cavallereschi, degli gnomi e delle fate.

Da sinistra: Francesco Casula, Mimmo Corvetto e, in piedi Paooo Maccioni


Un'altra inquadratura con Francesco Casula Mimmo Corvetto e Paolo Maccioni


Francesco Casula e Mimmo Corvetto


Enrica Boy, a sinista in piedi legge un brano del libro che non c'è.


La sala della Scuola dove si è svolta la presentazione


Mimmo 


Enrica Boy


Il chitarrista SOLMO che ha interpretato alcune canzoni di De André


Francesco Casula, Mimmo Corvetto e Paolo Maccioni


Paolo Maccioni commenta l'opera di Mimmo Corvetto


Mimmo Corvetto,ringrazia i partedipanti


Enrica Boy legge un brano  osservata da Francesco Casula


( Dalla introduzione di Paolo Maccioni)" ... il libro accende molte lampadine che non illuminano del tutto e che invogliano a fare più luce. E questa curiosità che suscita il libro, insieme al modo con cui è stata portata avanti la storia dei due innamorati credo che sia il suo maggior pregio. Non era facile parlare di fate, di gnomi, di folletti senza relegare il libro tra quelli destinati all’infanzia. Invece Corvetto c’è riuscito e la magia presente nel libro serve a dare un’atmosfera inusuale e del tutto particolare al romanzo senza incidere sul filo della sua trama che rimane un grande amore sofferto e poi realizzato." ...

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