Il nome completo di Kateri e significa “Colei che ha la sua strada nelle sue mani”, nel suo percorso di vita il vaiolo aveva sfigurato il viso alla giovane che sempre a causa del vaiolo perde la vista, tanto che fu costretta a camminare tenendo le mani protese in avanti per allontanare gli ostacoli.
Kateri è anche la patrona dell’ecologia insieme a San Francesco d’Assisi, la sua festa viene celebrata il 14 luglio, la stessa data di quella del santo del Cantico delle creature. Le sue reliquie sono conservate presso la Missione San Francesco Saverio di Kahnawake, vicino a Montreal.
Di lei si racconta che rimase orfana a quattro anni, sopravvivendo a un’epidemia di vaiolo che decimò il suo villaggio, il suo fisico si fece fragile, indebolita nella vista, segnata in volto da cicatrici. Fu adottata dagli zii, che non avevano figli. Era una cacciatrice, partecipava alla grande caccia stagionale, come era consuetudine delle donne mohawk. Lavorava duramente nei campi, era particolarmente abile nella concia delle pelli e nel ricamo con le perline. Una donna come tante mohawk ma che finì per essere presa di mira per la sua fede.7