Del resto, in ballo ci sono il prestigio degli sponsor, della Federazione russa e anche una serie di contratti di un certo livello (tipo quello con il miglior ciclista del ranking 2012, Joaquim Rodriguez, che già in passato aveva manifestato l’intenzione di cambiare aria) che rischiano di saltare.
Il primo passo messo in atto dalla squadra è stato l’annuncio di un ricorso al TAS di Losanna. Ma consapevole che certe lotte si vincono soprattutto grazie al peso politico (che, a onor del vero, si pensava già avesse), Katusha ha ora scritto anche una lettere a – tutte? – le formazioni Pro Team invitandole a riflettere sull’ingiustizia – a suo dire – patita e sulla possibilità che uno dei prossimi anni lo stesso destino potrebbe capitare a loro, parimenti potenziali estromessi dal World Tour dopo aver avuto ampie rassicurazioni di farne parte per diverse settimane. Basterà?