La versione di 400 cc, nel suo segmento di mercato, è la più sofisticata tecnicamente. Il propulsore, rispetto alle altre due avversarie già citate, è un bicilindrico parallelo con comando distribuzione a coppie coniche, manovellismo a 360°, 4 valvole per cilindro e alimentazione a carburatori, esattamente come la versione importata in Italia. Lo stile della moto è volutamente classico e ricorda per certi versi quello delle Triumph Bonneville degli anni '60 che tanto successo hanno riscosso in tutto il mondo.
I soffietti sugli steli della forcella, gli scarichi a bottiglia, il freno posteriore a tamburo, e il parafango anteriore in alluminio contribuiscono a rendere "vintage" questa bicilindrica che per il 2008 viene proposta in tre colorazioni, tutte abbastanza sobrie. L'anno scorso era presente in gamma, un verde metallizzato, a mio avviso davvero molto azzeccato (ultima foto sotto) che purtroppo quest'anno non è presente.
Come ho già detto prima, nella versione di 650 cc, questa moto non ha riscosso molto successo in Italia, sia per l'arrivo della Triumph Bonneville agli inizi del 2000, e sia perchè poco supportata dalla casa.
A mio avviso, incrementando di poco la cilindrata e proponendo diversi allestimenti (ad esempio cafè racer, scrambler e dirt track) la bicilindrica di Akashi potrebbe avere ben altro apprezzamento in un mercato ormai maturo per questo tipo di proposte.
Francè
Kawasaki W 400 2007:
Foto: Kawasaki Japan
Da Racing Cafè del 30/7/2008