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Kaysersberg (Alsazia) /Magiche notti benauguranti tra elfi e fate /Non solo Africa

Creato il 27 dicembre 2012 da Marianna06

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Non è facile, dovete sapere, entrare nel mondo delle fate perché esse, ahimé, sono creature molto particolari.

 Io direi piuttosto capricciose e suscettibili.

 Bellissime e amabili allo spasimo certamente ma altrettanto dispettose e birichine in certe altre occasioni .

Se però , per caso, te lo consentono o per improvvisa simpatia, o perché in quel momento sono in preda ad una terribile disattenzione, bisogna sapere in partenza di essere disponibile a tutto.

Ma proprio a tutto.

Seguirle cioè nei loro desiderata è dimenticare innanzitutto chi siamo.

In poche parole lasciarsi coinvolgere.

 Essere pronti, allora, ad inerpicarsi  in luoghi impervi e misteriosi come i rifugi montani sulle alture o le grotte sotterranee,dove custodiscono i loro segreti più segretissimi.

Ritrovarsi a intrecciare danze assieme a loro sulle superfici di laghi o fiumi cristallini ai confini del mondo conosciuto

Attraversare mari  e oceani su vascelli "fantasma" e  anche deserti infuocati a dorso di cammello.

Sedersi a dialogare con elfi, gnomi e nani, intorno ad un fuoco improvvisato, in foresta.

Magari a notte fonda.

E questo può verificarsi, specie nelle magiche notti invernali, a Kaysersberg(Alsazia) tra Natale, Capodanno e l’Epifania.

Lo raccontava spesso, sotto il cielo africano anche il "grande " vecchio.  Le "grand docteur". Nativo di quelle parti.

Come ?

Perdendosi, in quei giorni, tra le sue mille stradine illuminate da lanterne magiche,ascoltando  melodie coinvolgenti di un mozartiano pifferaio e seguendo gli equilibrismi di artisti di strada  pronti a raccontare mille e una storia… tra profumi di zenzero e cannella e ogni altra spezia, che si perdono nell’aria che sta per imbrunire.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

  

Fata

 


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