ROMA – Kebab, panini, arancini, focacce, panzerotti… Nati come cibi da strada, escono dalla loro definizione di street food e diventano gourmet. In Italia è boom: 35 milioni di appassionati si scambiano freneticamente informazioni tra blog, facebook e twitter. E di questi, spiega la Coldiretti, il 45% sceglie le specialità locali, il 24% quelle internazionali (tra hamburger e hot dog) mentre solo il 4% osa i più esotici sushi o kebab.
Come spiega Irene Maria Scalise per Repubblica,
succede persino che la moda che nasce dalla strada conquisti cuochi acclamati come star. In giro per l’Italia si può così incontrare l’Uliassi Street Food, dello chef 2 stelle Michelin Mauro Uliassi, un camper dal design raffinato e tecnologico che porta in tour cibo dall’anima pop.
A Rimini c’è anche la prima guida ragionata sul tema, la Rimini Street Food, che raccoglie una novantina di pregiati indirizzi di chioschi specializzati in piadine e spiedini su tutta la riviera romagnola. A Milano, oltre alla mappatura dei locali specializzati nei nuovi divi gli hamburger gourmet, c’è la possibilità di barcamenarsi tra i “mangiari di strada” con soste tra focacce, polpette e fritti da assaporare all’aria aperta. Roma non è da meno: nei quartieri più alla moda come Testaccio, Monti e il Pigneto è boom di panini gourmet ma anche di burger house (è da poco nata la prima kosher nel cuore del ghetto), il trapizzino (nato dall’idea di Stefano Callegari è un triangolo di pizza farcito con specialità come polpette e coda alla vaccinara), panzerottini, frullati di frutta esotica e persino alla libreria Feltrinelli si gustano le specialità dell’Antica Focacceria San Francesco di Palermo.