ALLO SPECCHIO Soprattutto negli sport individuali, che si svolgono repentinamente in un'unica fase e legati a dati oggettivi, il peso delle aspettative sulle spalle dello sportivo è molto marcato.Dovendo far leva solamente su sé stessi, avendo a disposizione un unico tentativo ed essendo giudicati in base al crudele e incorruttibile cronometro, gli sprinter di atletica sono tra gli sportivi (ma pensa anche a nuotatori, sciatori, ecc.) più soggetti a stress da gara. Al 90% esso non dipende da pressioni esterne, ma è tutto autoindotto da forme esasperate di ottimismo (il desiderio di fare bene ad ogni costo) oppure da nero pessimismo ("E se ...", "non sono in forma").In realtà è come se la gara fosse uno specchio che ti rivela (sì, proprio a te stesso e a nessun altro) chi sei realmente. E questo appuntamento con il proprio io spesso genera dubbi, ansia, perplessità.Ovviamente, ognuno ha la sua reazione più o meno positiva, più o meno negativa.E ogni volta io, per citare il titolo di un noto libro, speriamo che me la cavo.
#ROADTOPROSCIUTTO Paolo, quali pensieri profondi! Che ti succede?
Come dice questo hashtag che non si vuole prendere troppo sul serio, sono solo sulla strada verso il prosciutto. Carico di aspettative, dubbi e sano ottimismo.Infatti domenica 30 agosto sarò a San Daniele del Friuli (UD), la città del famoso Crudo, per correre 400 metri nel centro storico con un prosciutto da 12 kg sotto il braccio. Se riuscirò ad essere più veloce degli altri, potrò portarmi a casa questo succulento compagno di viaggio.