Nelle prime ricostruzioni, tra cui anche quella fatta dal “Time”, si è ipotizzata la velocità come causa dell’incidente che ha portato il tedesco a colpire una roccia. Per la Kehm è stata una catena di eventi sfortunati perché Michael poco prima aveva aiutato un membro del gruppo a rialzarsi dopo una caduta.
Il gruppo composto anche da Schumacher stava sciando su due piste, una rossa e una blu quando un membro del gruppo è caduto. Michael dopo aver aiutato il membro ad alzarsi, è ripartito. Purtroppo Schumacher è incappato in una zona tra due piste battute non ben evidenziata.
“Partiva da fermo, non poteva essere lanciato a tutta velocità” ha spiegato la Kehm.
“Michael è il gruppo sciava su piste normali. Sono andati tra la pista rossa e la blu. Ha aiutato un amico che era caduto ed è andato nella neve profonda, ha colpito una roccia, si è catapultato in aria ed è atterrato a testa in giù.”