A partire dal 1973 il grande pianista Keith Jarreth iniziò ad esibirsi in concerti completamente improvvisati, le cui registrazioni lo hanno reso uno degli artisti jazz di maggior successo commerciale. Parlare di spartiti dello Jarreth di quel periodo è quindi pura eresia, se non per qualche trascrizione che possiamo trovare nell’ottimo sito keithjarrett.org.
Alla fine degli anni 90 Jarreth fu però colpito da quello che venne diagnosticato come morbo di Epstein-Barr o “della fatica cronica”, malattia che lo costrinse a ritirarsi nella sua fattoria nel New Jersey impedendogli quasi persino di suonare per un paio di anni. Nel 1999, lontanissimo dal suo solito noto furore improvvisativo, caratteristico dei suoi precedenti lavori in “solo piano”, pubblicò l’album “The melody at night with you” da cui è tratto il brano tradizionale Shenandoah. Meno tecnica del solito, forse, ma in grado di emozionare come sempre.
Jarreth – Shenandoah (in pdf)