Murales, collage, fumetti, installazioni, graffiti, quadri, sculture e molto altro…
Inventore del colorato personaggio Squirt.
Ha firmato di tutto, dalle portiere delle auto alle confezioni di crema per il corpo.
Californiano adottato da New York negli anni 80, allievo di Andy Warhol, amico di Keith Haring, Kenny Scharf è l’ultimo esponente vivente della Pop Art, campione del linguaggio simbolico-figurativo di cui Warhol è stato il padre sovrano.
Kiehl’s ha scelto per le festività di continuare a sponsorizzare iniziative a favore dell’infanzia in tutto il mondo. L’azienda americana ha chiesto a Kenny Scharf di disegnare la Holiday Creme de Corps Collection.
Dal sito Marieclaire una interessante recente intervista all’artista:
Qual è oggi il compito dell’arte?
Ne ha molti. Quello di illuminare le menti, di cambiare le cose. L’artista ha il potere di ispirare il cambiamento. Non si tratta solo di colore, piacere e sensualità, ma di responsabilità sociale.
Ci spiega il suo amore per i donuts (ciambelle), protagonisti di molte sue opere?
Li adoro per molte ragioni. Sono un piacere colpevole, anche se non bisogna necessariamente mangiarli. Sono un simbolo dell’America, quella del junk food, e c’è la teoria della forma dell’universo, che sarebbe un donut con un buco nero al centro. Li trovo divertenti: adoro gli oggetti dai molti significati.
Quali sono le sue fonti di ispirazione artistica?
La prima è la natura, i fiori, le piante. Poi mi interessano le religioni, mi piace il loro messaggio universale. Adoro imparare filosofie diverse. Tutti hanno molto da offrire.
fonte Marieclaire
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Kenny Scharf ha rivelato al sito di Vanity fair “il bello e il brutto”:
L’anno: Il migliore è questo. Ho fantastiche persone accanto che mi supportano, e moltissima energia. I peggiori sono stati quelli dal 1980 fino al 1991. Ero giovane, avevo 30 anni, e tanti miei amici sono morti. Un periodo orribile.
La casa: Ho abitato in appartamenti davvero brutti, ma ho sempre cercato di trovare cose belle ovunque mi trovassi. Ho una casa in Brasile, sulla spiaggia, e la adoro. È la più bella in assoluto. Il posto peggiore in cui ho vissuto è stato un appartamento di New York, alla fine degli anni ’70. Non aveva riscaldamento!
La città: New York City. È la più bella e la più brutta allo stesso tempo.
La star di Hollywood: Marilyn Monroe, la stella più luminosa di Hollywood. La peggiore è Kim Kardashian: non è certo una star, cos’ha mai fatto per essere tale?
L’opera d’arte: la preferita è Garden of Earthly Delights di Hieronymus Bosch. Non ho una lista di opere “brutte”, perché anche se non mi piacciono, le apprezzo comunque.
Fonte: Vanity fair