Il Kenya ha cancellato, da qualche giorno a questa parte, un possibile accordo di importazione di petrolio dall’Iran.
E questo è accaduto a causa dell’embargo attuato da Stati Uniti ed Europa nei confronti appunto dell’Iran.
La notizia è stata subito ufficialmente diramata dai “media” keniani allo scopo di sconfessare la news precedente di un accordo firmato dal Kenya per un’importazione di petrolio iraniano della quantità di quattro milioni di barili.
Il Paese africano ha reso noto la cancellazione del memorandum attraverso il segretario permanente del ministero dell’Energia, il quale ha dichiarato esplicitamente che il Kenya non intende trovarsi affatto, per il momento, nel mezzo di intrigati rapporti intergovernativi.
Resta ora aperta l’incognita, però, di dove andare a reperire altro petrolio per proseguire nello sviluppo industriale di un Paese, che ha deciso di presentarsi alle prossime elezioni presidenziali con tutte le carte in regola dinanzi all’opinione pubblica internazionale.
Infatti, per il Kenya, l’attuale periodo di crescita economica, in generale, e nonostante alcuni problemi aperti e dovuti alla vicinanza della Somalia e, soprattutto, alle incursioni ripetute dei pirati somali,specie nei villaggi turistici, e naturalmente alle motivate lamentele da parte di chi nel turismo ha fatto investimenti e/o dal turismo trae sostentamento, porta comunque un segno positivo.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)