C’è una sindrome molto comune che colpisce quasi tutti coloro che hanno visitato il Continente Nero, il cosiddetto mal d’Africa. Si tratta di un sentimento molto particolare, un mix di nostalgia e incapacità di riadattarsi ai ritmi occidentali dopo aver vissuto a stretto contatto con la natura selvaggia e incontaminata. Emblematico il caso di Keren Blixen che, dopo una vita trascorsa sugli altipiani kenioti, non riuscirà mai più ad abituarsi a vivere nella sua Europa.
È proprio del Kenya che voglio parlarvi quest’oggi, una terra che ha conservato il fascino della cultura ancestrale, mescolandola sapientemente ad alcuni elementi della modernità. Questo è senza dubbio uno dei motivi che spinge tanti viaggiatori a visitare il Paese africano. Tra gli altri, la possibilità di combinare il relax del mare con l’avventura dei safari, soggiornando in strutture all’avanguardia perfettamente integrate nell’ambiente circostante , costruite secondo lo stile tipico della abitazioni locali nel rispetto del paesaggio. Tra le più rinomate località di vacanza del Kenya ci sono Malindi e Daini, paradisi naturali, con spiagge bianche e incontaminate e un’acqua cristallina in cui vien voglia di tuffarsi.
La riserva dello Tzavo è anche noto come il parco dei Big Five (elefante, leone, leopardo, rinoceronte e bufalo) mentre il Parco del Masai Mara, famosa riserva naturale situata nella parte sud-occidentale del Kenya, deve il nome al popolo Masai che abita varie zone nella pianura di Serengeti e del fiume Mara. Il Parco si estende per 320 chilometri quadrati e presenta diversi scenari: aperta savana, boschi e fiumi creano un eco-sistema che può ospitare un enorme numero di uccelli e mammiferi, tanto da rendere il Masai Mara la riserva con la grande concentrazione di vita animale. Anche lo Shimba Hills è ricco di numerose specie di animali che vivono tra piantagioni esotiche, foreste tropicali e cascate. Altro importante parco è quello del Lago Nakuru dove vivono ippopotami e coccodrilli.NAIROBI – Non solo mare e avventura in Kenya, dove molti scelgono di visitare la capitale Nairobi, porta d’ingresso alle meraviglie del Paese. La città di Nairobi è capitale politica e culturale della nazione. Il Museo Nazionale rappresenta una delle massime espressioni della storia e della cultura locale, visibile anche nei siti archeologici come Olduvai, dove sono stati rinvenuti i più antichi resti umani. Spazi aperti, parchi e giardini fanno della capitale una città verde e poco inquinata. Ma Nairobi è anche la città dello shopping e il turista difficilmente resiste alle tentazione di acquistare oggettistica tribale nel Merkato Maasai.
IL CLIMA – Il periodo ideale per visitare il Kenya è senza dubbio quello che va da ottobre a febbraio, i mesi più asciutti e caldi quando i mari sono più limpidi e permettono escursioni subacquee alla scoperta della fauna marina. Le piogge sono concentrate in due periodi dell’anno, da marzo a maggio e da ottobre a dicembre.
LA CUCINA – Il Kenya ha una ricchissima tradizione culinaria a base di riso e pesce insaporiti con noci di cocco, tamarindo e spezie esotiche. Numerosa le varietà di frutti tra cui scegliere: banane, ananas, mango, frutto della passione, melone, anguria, avocado, lime, papaya, guiava. La bevanda tradizionale invece è il Chai, il tè servito con una piccola variante alla tradizione inglese: latte, acqua, molto zucchero e foglie di tè vengono portati ad ebollizione tutti insieme e serviti ancora fumanti.