Da notare le narici dilatate: poteva girare questo film non strafatto?
Footloose(USA 1984)Regia: Herbert RossCast: Kevin Bacon, Lori Singer, John Lithgow, Dianne Wiest, Chris Penn, Sarah Jessica ParkerGenere: danzereccioSe ti piace guarda anche: Dirty Dancing, Flashdance, Save the last dance, La febbre del sabato seraDa dove è partito il filone dei film sul mondo della danza? Tutto ha origine, almeno credo, con la nascita del fenomeno della Disco music e con la pellicola, quella sì davvero mitica, La febbre del sabato sera con uno scatenato John Travolta. Poi è stata la volta degli anni Ottanta con il successo di Fame (il vero padrino di Amici di Maria de Filippi, grazie davvero tante!), Flashdance, Footloose e Dirty Dancing e dopo un periodo (per fortuna?) senza grossi film di questo genere, il ballo bello sballo è tornato a a conquistare i botteghini, questa volta declinato in salsa hip-hop con il carino Save the last dance, che ha però il grosso difetto di aver generato tutta una serie di “mostri” come Step Up, Stomp the yard, Honey (di cui è in arrivo il sequel e pure senza Jessica Alba!), etcetera etcetera.Naturalmente Il cigno nero, per quanto sempre ambientato nel mondo della danza, lo considero tutta un’altra musica…
Si sono drogati tutti durante le riprese? Certo che sì!
Ma adesso concentriamoci su questo Footloose, una pellicola guardabile, girata con divertente stile very 80s, quanto allo stesso tempo a tratti inevitabilmente e involontariamente ridicola quando non addirittura trash.La storia è quella di un ragazzo fico (almeno fino a che non perde ogni dignità ballando come un cretino) interpretato da Kevin Bacon che si trasferisce da Chicago in una piccola merdosissima cittadina nel cuore degli Stati Uniti, un posto dimenticato da Dio ma purtroppo non dimenticato dai fanatici di Dio; a seguito di un incidente d’auto in cui due ragazzi hanno perso la vita per colpa dell’accoppiata micidiale alcool + sesso, il reverendo locale ha deciso di bandire qualsiasi cosa possa incoraggiare i giovani a bere e fornicare, in primis musica e ballo. Insomma: niente radio e bandita persino Radio Maria!A casa mia questo si chiama karate, non ballare...
Il povero Kevin McBacon si trova quindi catapultato così dallo sballo di una grande città a un luogo di timorati bacchettoni. Dite che gli va bene così? No, certo che non ci sta e così viene posseduto dallo spiritello porcello della danza e balla, balla come un tarantolato, in una scena cult del film che è davvero ridicola. Mai visto danzare uno in maniera così fuori di testa, nemmeno la tipa di Kynodontas! Balla che ti passa… sì, la dignità.(anzi no, mi correggo: sabato sera alla notte bianca della mia città ho visto uno che ballava ancora più spiritato!)
Ma questo è un horror, altroché film sulla danza!
Cosa è dovuto allora il successo di un film che affronta una tematica sulla carta forte e sempre interessante, come la lotta tra generazioni e contro i pregiudizi, ma che alla fine annacqua tutte le buone intenzioni in un cattivo buonismo?Credo che il motivo principale sia il pezzo che dà il titolo al film: uno dei più paraculi e allo stesso tempo irresistibili motivetti mai composti da mente umana, una canzone dalla forza quasi satanica e in cui quindi il reverendo forse non fa poi così male a vederci dentro il Male assoluto…(voto 5/6)