Khamenei annuncia aperture Iran a Stati Uniti

Creato il 06 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Photo credit: indigoprime / Flickr / CC BY 2.0.

Khamenei prosegue i segnali di apertura da parte dell’Iran. Dopo la moderazione dei toni e la disponibilità al dialogo del presidente Hassan Rohani, che ha usato parole distensive e possibiliste su un’apertura al dialogo con Stati Uniti sul nucleare, discorso tenuto all’ONU e particolarmente apprezzato dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, anche la guida suprema iraniana ha moderato le sue posizioni sugli Usa.
Khamenei, parlando a una cerimonia delle Forze Armate a Teheran, ha detto: “sosteniamo la mossa diplomatica del governo e attribuiamo importanza ai suoi sforzi diplomatici e sosteniamo il recente viaggio”, riferendosi appunto all’intervento di Rohani alle Nazioni Unite. Nonostante ciò, la guida suprema iraniana, come riferisce l’agenzia semi-ufficiale iraniana Isna, ha detto che “non c’è fiducia” negli Stati Uniti dato che “si sentono sempre superiori e infrangono tutte le promesse” sotto la pressione dei “sionisti”. Khamenei si è anche detto dispiaciuto per “alcune cose che sono accadute durante il viaggio a New York” che “non sono state particolarmente desiderabili”, riferendosi probabilmente alla telefonata tra il presidente Obama e il presidente Rohani, prima storica telefonata tra i leaders di Iran e Stati Uniti dal 1979.
E proprio la telefonata è stata un po’ il casus belli per alcune contestazioni avvenute in Iran proprio nei confronti del presidente Rohani. Al suo ritorno dal viaggio all’Onu, il presidente era stato contestato da alcune decine di persone, che lo avevano accolto con lanci di uova e slogan come “morte all’America”, evidentemente scontente per le sue aperture nei confronti del “Grande Satana”. Queste contestazioni non sembrano però aver scalfito l’azione del presidente, che ha rilanciato sulla svolta, sostenuto anche a grande maggioranza dai parlamentari iraniana, che hanno sottoscritto una dichiarazione in cui elogiano le posizioni ferme e intelligenti del presidente Rohani nel suo discorso all’assemblea generale delle Nazioni Unite. Considerando che l’apprezzamento ufficiale è stato sottoscritto da 230 su 290 parlamentari e considerate anche le parole decisamente di apertura della guida suprema Khamenei, sembra proprio che l’azione moderatrice e di dialogo intrapresa dall’Iran sia destinata a rimanere e a rafforzarsi.


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