Per questi scatti mi sono svegliata nella notte, fatto qualche chilometro tra le orde di pellegrini in marcia e anche io - mio malgrado - rimasta immersa fino alla cintola nelle acque sacre. Sforzo meritato.
L'immagine di questi esseri luciferini che si lanciano in acqua con tridenti, scimitarre e bastoni, nella luce gialla dei lampioni e tra i fischietti inarrestabili dei volontari, in un mare di umanita' agitata e urlante, ricorda piu' un girone infernale che una preghiera al fiume. Ma in fondo e' come l'India, dove l'orrore a volte puo' essere sublime.